Nonno Paolo
Martedì 10 gennaio 2006 : “Saluta
e bacia Paola e di lei che sereno deve essere il suo cuore perché la lunga
attesa per le mie rose è ormai giunta al termine. E le promesse che tanto tempo
fa a lei feci certo non le ho dimenticate e se tanto lavoro e se tanto veloce
voglio farvi conoscere è per quelle promesse di padre di cielo.”
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Giovedì 1 luglio 2006 : “Sono
giunto a voi come Paolo il Pasticcere, come colui che iniziò a parlare con le
sue anime amiche. Sono stato insieme a loro, messaggero di Luce, padre, amico.
Ho asciugato le lacrime. Ero l’uomo che ero, ero il tempo che era, era deciso.”
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Mercoledì 20 giugno 2007 :
“ Sono
ancora qui perché una promessa feci e devo ancora portarla a termine. Non sono
solo. Vedo sorrisi, cappelli lunghi, vedo bambole, vedo la mia amata. Vedo luce,
vedo ostacoli.”
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Mercoledì 17 ottobre 2007 : “Io
sono anni che parlo, che porto il mio cuore. Mi presentai come Paolo, come il
Pasticcere, e smisi di dire chi ero come adesso. Vorrei solamente che voi
possiate vedere tutta la strada che ognuno di voi ha fatto, presente, meno
presente, ovunque. Non ha importanza. Ma ancora di più vorrei mostrarvi la
vostra potenzialità di quello che voi chiamate domani. Io ci sarò con la mia
energia, con la mia capacità, e anche con le mie mancanze e con i miei sbagli.
Perché nonostante io continui a lottare e a proseguire per la luce, nonostante
ho visto cose che voi non potete al momento vedere, non sono ancora in grado di
considerarmi ciò che voi chiamate Maestro, illuminato, asceso. Sono luce, sono
una semplice fiammella di luce che continua a vagare nel buio per portare luce.
Lascio ad altri, gli alti cieli. Io sono qui con la mia umile famiglia, a fare
il mio umile lavoro, ma che se non ci fosse mancherebbe un pezzo del puzzle.
Sono commosso, e grato per essere qui con voi, per ascoltare i vostri cuori, e
per potervi continuamente amare.”
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Mercoledì 21 novembre 2007 : “Sono
colui che nell’ultima presenza sulla vostra terra chiamavano Paolo. Ho camminato
su strada difficile. Ho tenuto per mano un’anima amata e anime che vicino a me
hanno camminato. Ho scelto di innalzarmi, di conoscere la divinità più alta di
come io la vedevo. Non sono maestro di luce, ma sono un’anima in viaggio verso
la luce e per la luce e per me non conta arrivare in breve termine, per me conta
arrivare con la mia famiglia di anime, perciò dichiaro con ogni passo della mia
strada, con ogni battito d’ali della mia anima, che non permetterei mai a un
anima grande che in me e in lui ci sono scintille di luce della stessa divinità,
di lasciare la strada. Le scelte sono scelte e sono scelte d’amore. Noi
festeggeremo, voi festeggerete. Gli altri capiranno. In tempi che per loro
saranno tempi, ma non proseguiremo, sempre che la loro scelta non sia
definitiva. Chiedo scusa a tutti coloro che non sono interessati a ciò che ho
detto, ma era dovuto. Ringrazio i nuovi arrivati per essere arrivati a quello
che terrenamente ho ancora la debolezza di chiamare il mio tavolo. Grandi porte
sono state aperte e accadranno altre cose. Ora termino ma voi restate nella
vostra interiorità finchè saprete che è giusto il momento di restare o di andare
perché siamo qui intorno a voi a darvi l’amore divino di cui avete bisogno per
essere luce in questo mondo. E come dissi in un tempo che per voi è distante da
questo non vogliamo essere una luce che illumina la terra, vogliamo solo essere
un punto di luce nel buio, per portare la luce dove è più difficile che arrivi.
Con l’autorità e il beneficio di chi più alto di me mi da il consenso, Benedico
le vostre strade, le vostre anime, la vostra luce, e i vostri sorrisi e fieri
siamo tutti delle scelte d’anima che avete e continuate a fare. La terra è
libera.”
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