Mercoledì 20 giugno 2007 – ore 21,00. (Sara, Matteo, H, Paola, Paolo).

Sara.

Il cerchio si apre e non voglio scrivere. Si apre e mai si chiuse, si chiuse e mai si apre. Sono colui che Paolo chiamate ma strada abbiamo fatto, siamo saliti, è tempo di riunirci. Da giorni aspettiamo. Sono momenti difficili, non per te o per te, ma per la vostra specie, sono momenti di passaggio, di cammino, di crescita. Saggia è l’anima che pensa a domani, stupido è il corpo che pensa a domani. Tempi strani, e dico strani arriveranno. Per alcuni difficili, per altri gioiosi, dipende se sarà la vostra mente o il vostro cuore a vivere. Ma qui pochi dubbi ho su ciò che sento camminare giorno dopo giorno. Sono ancora qui perché una promessa feci e devo ancora portarla a termine. Non sono solo. Vedo sorrisi, cappelli lunghi, vedo bambole, vedo la mia amata. Vedo luce, vedo ostacoli. Paola ascolta. Insegui quella voce, non preoccuparti di interrompere il parlare, noi seguiamo, noi dirigiamo. Tu ascolta noi e di ciò che hai da dire, ciò che ti viene suggerito, dall’anima sale alla tua voce. Non temere chi è, chi sarà e se il filtro sia pulito. Sei in grado di farlo come sei in grado di sederti ad un tavolo con il tuo passato ed il tuo futuro presenti senza nessuno che ti dica ciò che è giusto o sbagliato per la tua vita perché tanto di cappello si può solo avere per chi ancora e sempre e continuamente, sale scalino dopo scalino, i muri verso la vetta. Felice sono di ritrovare colui che è andato. Era destinato. Sei andato, sei tornato la, hai sciolto ciò che non hai capito che hai sciolto, ma hai sciolto. Difficile è il ritorno, una nuova nascita, un nuovo inizio. Difficile è perché per la tua mente il sogno si è infranto, ma per la tua anima si è infranto l’ostacolo. Abbi fede. Metti la tua vita in mano a ciò che per te è il divino. Abbi fede, ora niente, niente del tuo antico più antico passato, ti può fermare. È difficile lo so, ma la fede nella luce, la fede in qualcuno che può essere la vita che si prenda cura di te e di chi ami, è il tuo segreto, è il segreto di chiunque. Prendi i tuoi problemi, mettili nelle mani della luce, e smetti di pensarci. Parole le mie difficili da portare a termine per chi cammina giorno dopo giorno sulla terra, ma è ciò che vedo. Paolo: Grazie. E ricordati che per te può essere stato nulla, ma è molto, molto più di ciò che hai fatto, hai fatto la cosa giusta, non solo per te, ma per tutti quelli che verranno dopo di te. Paolo: Cosa significa verranno dopo di me? La tua discendenza. Dovevi tornare là. Non serve che tu sappia il perché, non serve che tu sappia i particolari, sappi che è stata la scelta giusta e che molto è stato fatto. E so anche che in fondo alla tua anima lo sai. Paolo: Tornare la, quindi è stato un ritorno. C’è una bambola li con te? E’ qui. Paolo: Come sta? La sento un po’ stanca. Non solo voi vi state preparando a grandi eventi, anche noi. Anche la signora che spesso col buio della notte torna qui è stanca. Ma solo chi lavora, solo chi cammina è stanco. Camminiamo tutti insieme, noi e voi, e chi tanto stanco è, è perché ha fretta di arrivare dove non sa che deve arrivare. E’ felice di rivederti perché viene quando sa che può essere vista, altrimenti resta dove nel silenzio può aiutare coloro che ancora e sempre amerà. Una cosa notavo. Si è stanca, ma sorride molto più di una volta. Ecco cosa voleva farti vedere. Il fatto che sorride più di allora. Paolo: E’ trattenuta? Un po’ si. Paolo: Lei sa che non è il suo posto quello? Sa che potrebbe andare oltre, sa che la tristezza la trattiene, ma potrebbe andare ugualmente per i passi in avanti che ha fatto. Sceglie in parte di restare, perchè di più li può aiutare. Sono difficili e complicati meccanismi. Non è solo trattenuta, è anche scelta. Forse è anche un po’ paura, oltre non conosce, qui ormai conosce. Ma tutto è giusto, accadrà quando sarà giusto che accada. Paolo: Posso fare qualcosa in merito? Ora no. Già stanno lavorando. Paolo: Felice come stà? Mi dicono che è lontano al momento. Mi dicono che è in missione lontano. In genere è buona cosa. In genere è un anima che decide di andare a lavorare dove il lavoro è duro per guadagnarsi prima grandi cose. Anche Mario lo fece. Non si può sapere nulla ma è buona cosa. Questo mi hanno riferito, io nulla sapevo. Paolo: E Renzo. Lui conosceva determinati meccanismi.

Pausa. Visto che non mi vuoi ascoltare ho cambiato lato del tavolo. Ma se vuoi risposta alle tue domande mia Paola ascoltarmi nel tuo cuore dovrai perchè è tempo che tu sia mezzo, è tempo che tu mia luce, sia luce anche per altri. Il mondo ha bisogno di te. Paola: Ma io non ce la faccio, non ci riesco. Ci riesco solo quando sono da sola. La tua mente ha paura del giudizio, ma che importa in questo mondo di pazzi. Matteo, un grande dono mi hai dato a me e alle mie donne discendenti da me. Non lo sai, ma quel giorno in quel cortile, dove tu dissi ricordati che qui lo abbiamo scelto e il mio nome hai nominato. Qualcosa di grande hai donato alla mia anima. Per questo figlio mio chiamami ogni volta che la tristezza invade il tuo cuore, ogni volta che il silenzio ti pervade, ogni volta che torni la dove nessuno è mai entrato. Chiama Maria e la luce dei miei abbracci arriverà a soccorrerti.

Paola.

Finalmente ti sei decisa. Oggi ti ho preparato ma quando hai visto tutto rosa nella tua meditazione. Io sono il tuo angelo, quello che ti fa fare i disegni da tanti anni, da tante vite. Si, tu hai bisogno di me, ma io ho bisogno di te, ho bisogno di te per parlare agli altri, a chi mi vuole sentire, a chi vuol sentire parole d’amore e serenità, a chi vuol essere rassicurato, come tu vuoi essere rassicurata. Grande lavoro hai fatto e questo ti porta a fare il lavoro per gli altri. Armonia, pace, gioia, armonia, pace, gioia, tu è questo che vuoi, tu è questo che vuoi condividere con chi ami. Il tuo cuore si sta aprendo e grandi cose porterai agli altri che sono tutte cose che hai dentro di te. Non preoccuparti per H perché  H è forte e ce la farà. H farà tutto ciò che deve fare il giorno che smette di pensare. E speriamo che questo giorno venga presto, speriamo che capisca questo figlio come sua madre vuole farglielo capire che deve smetterla di pensare, di leggere, di ragionare. H non c’è da ragionare, c’è solo da fare, c’è solo da vivere. Il ragionamento fa parte della paura, e tu figlio mio di paure ne hai tante come tutti. Ma affronta le tue paure a cuore aperto e vedrai che è solo paura della paura, la mente ha paura, ma il cuore, la tua anima è grande e forte e le paure bloccano la tua mente e il tuo cuore. H non pensare, vivi senza pensare e guarda tesoro mio intorno a te le persone che ti amano veramente e dividile da quelle che approfittano della tua bontà per l’egoismo. H tu non puoi vivere per gli altri, tu devi vivere per te stesso. Tua Madre, che veglia sulla tua vita, che ti guarda e che soffre per te ti chiede, ti chiede di aprire il tuo cuore, di non soffocare, di lasciare andare. Se tu stai bene anche lei sta bene ed è sempre vicina a te, ti aiuta ma ti chiede per favore H non pensare. Inizia a vivere almeno 5 minuti al giorno senza la mente, prova. Guarda l’orologio, fai passare 5 minuti senza pensare. E vedrai che poi diventano 7, 9, 11, 13, e in quel piccolo spazio della giornata tu cominci a vivere. Quella è la vita H, non i libri, non i pensieri, non i ragionamenti, non c’è da ragionare. Non c’è niente da ragionare, c’è solo da vivere e ascoltare i messaggi della tua anima e leggere tra le righe quando ti vengono dette parole d’amore. Sei molto amato H, molto più di ciò che tu possa pensare, ma la tua testa è troppo forte, a volte più forte dell’energia che ti circonda.  Pensa a tua Madre H e lei sarà vicina a te e non soffrire per lei perché lei è con te, nelle tue cellule, nel tuo cuore, nel tuo respiro. E ti ama di più di quello che tu pensi e lavora per te. In nome di Dio Padre Onnipotente, che la Benedizione del Signore scenda su di voi, sulle vostre anime, sulle vostre vite, sulle vostre famiglie. Grazie per aver dato ascolto alla nostra parola.

 

Se vuoi approfondire gli argomenti trattati :

Nonno Paolo

Paura

Tempi attuali

Vita dopo la morte