Lunedì 22 
febbraio 2009 – Ore 18.00 (Sara, Paola).
Paola.
La pace che dai vostri cuori innalza il nostro spirito da gioia al nostro lavoro 
ed entusiasmo nel proseguire la strada per aiutare voi che illuminate noi.
Sara.
Comprendere è necessario che gli eventi sono cambiati e che i luoghi adatti a 
voi sono cambiati. Dovete restare in attesa di chi busserà e chiederà. Non 
andare in cerca di coloro a cui donare ma semplicemente attendere in ogni 
piccolo istante e occasione ricordate ciò. E’ la vostra energia che attira e 
allontana, che amalgama, dissipa, trasforma, affascina. E la mente non può 
concepire i meccanismi che avvengono. Lasciate, lasciate che vivano, lasciate 
che sopravvivano. Ma in difficoltà e in amore siamo a parlare per chiunque 
ascolterà e leggerà. Comprendete mie care, miei cari, comprendete che non è, non 
è il dolore, non è la sofferenza equilibrio consueto all’essere umano. Il dolore 
e la sofferenza sono solamente messaggio, spinta di crescita, ma non sono stato 
di naturale essere; non sono nello stato normale di essere umano. Imparate a 
viverlo e ad ascoltarlo, ma non a mantenerlo. La sofferenza e il dolore deve 
passare per aiutare, deve essere mezzo ma non deve essere stabilità. Deve essere 
passaggio e messaggio, e crescita, ma non deve essere costanza da nascita a 
morte. Deve essere evoluzione.
Paola.
La stabilità dell’essere umano sta nella pace, nella gioia, in amore e nel 
benessere. Questo è il vero e giusto stato dell’essere umano. Questo è ciò che 
deve raggiungere. La malattia, la sofferenza, i guai sono messaggi benedetti che 
voi stessi vi mandate per capire ed imparare a trovare, a raggiungere il vostro 
equilibrio. Ringraziate e benedite queste cose ma non assorbitele, non vivetele 
con accanimento. Lasciatele scorrere e chiedete loro di farvi imparare, di 
capire ciò che da essere dovete comprendere. Poi lasciatele andare, con gioia 
come con gioia. Difficili d’accordo, ma con gioia le avete accettate. Solo così 
potete raggiungere quello stato di benessere che è corretto per il nuovo essere 
umano. Quell’essere che vive su una terra pulita, sana e piena di gioia e in 
amore. In amore per se stesso e di conseguenza per gli altri. Difficile è 
comprendere questo ma non impossibile, ma non impossibile.
Sara.
I tempi ancora una volta hanno accelerato il ritmo. Stanno accelerando un ritmo 
che cresce. Lo percepite dal battito del vostro cuore accelerato se le porte 
sono sufficientemente aperte. Lo percepite da fastidioso malessere se le vostre 
porte non sono sufficientemente aperte. E’ comunque in ognuno dei due casi 
strano malessere, ma di entità diversa. Sappiate che ciò che avverrà nei 
prossimi breve tempi, in ciò che è l’universo attorno a voi, potrebbe essere 
letto da posizioni, situazioni, numeri e conoscenze astrologiche. Ma può anche 
essere semplicemente sentito. La mente vi può aiutare a conoscere e a percepire 
per meglio sfruttare. Seguite quell’impulso, seguite quell’istinto che non 
comprendete. E proseguite.
Paola.
Corretto è la vostra stanchezza, corretta perché la vostra anima per prima fa il 
passo. Nel momento che i vostri corpi, le vostre membra sono stanche è perché le 
cellule del vostro corpo inseguono la vostra anima. Riposate, riposate i vostri 
corpi, le vostre membra ma tenete viva la fiamma nel vostro cuore. Accettate 
questi momenti con gioia, sapendo che è un momento di grande crescita. Accettate 
con gioia tutto ciò e tenete accesa la fiamma d’amore che nel vostro cuore 
brilla. Quella mai si deve abbassare, mai deve provare stanchezza, mai deve 
provare sconforto. Deve sempre essere viva. Attizzatela se si abbassa, nutritela 
perché è ciò che porta avanti tutto l’universo.
Sara.
E chiedete. Imparate l’umiltà di chiedere al vostro Dio con la certezza che vi 
verrà donato. Chiedete con la vostra preghiera, ma chiedete. Perché il divino 
dentro di voi è più vicino a voi e ascoltare potrà l’umiltà e la richiesta. E 
con questo chiudiamo. Benediciamo l’essere umano, Madre Terra, e la loro amata 
totalità e glorifichiamo Dio Padre che dall’alto dei cieli contempla la sua 
creatura. Così sia.
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