Lunedì 12 maggio 2008 – Ore 19.30 circa (Sara, Matteo, Paola, Achille).

Paola.

Se qui questa sera siamo non è per volere vostro, ma il volere è stato nostro, noi abbiamo suggerito questo incontro, e se qui siamo, chi più chi meno, chi in un modo, chi in un altro, ha lavorato su se stesso e la crescita c’è stata. Piccola, più grande, in modi diversi, ma ognuno di voi ha fatto il suo piccolo scalino. Complimenti. Così possiamo proseguire in questo lavoro su voi stessi, bello è vedere anime che si chiedono cosa devo fare, dove devo andare, chi devo ascoltare. Bello da qui vedere questi umani persi nella giungla di una vita che vogliono capire, conoscere, ma non sanno come fare, dove andare, e allora ascoltano, guardano e stanno attenti ad ogni piccolo segnale da seguire, con curiosità, con speranza, a volte con paura, a volte in modo allegro, spensierato. È una gioia per noi seguire voi in questo cammino, è una gioia vedere queste anime desiderose di luce. E che più ne hanno più ne vogliono. Vi ringraziamo perché per noi è un divertimento, come sarebbe per voi andar al cinema. Noi guardiamo come in un grande schermo e vediamo gli sforzi che fate, vediamo quando siete stanchi, però vediamo anche che non riuscite a demordere e che sempre avanti andate, magari poco, magari di più, non ha importanza, l’importante è proseguire.

Sara.

Il Dio Sole vi osserva e come non mai sta mandando flussi di luce divina che da lui arrivano e per lui arrivano da ciò che è divinità suprema. Tutto questo squilibrio, disturbo, disorienta. Ecco le tre regole importanti da seguire almeno tra di voi per sostenervi nei prossimi tempi. Come prima cosa ascoltate la lezione del vostro corpo quando mangiate o bevete qualcosa. Non tanto la reazione fisica, quanto la reazione emotiva. Controllate quali sono gli alimenti che ingerite che possono provocare variazioni umorali, e precedentemente energetiche, all’interno di ciò che siete, osservate codesta cosa. Non c’è regola generale, la regola è individuale, indipendente per ognuno, dipende solamente dal passo, gradino, consapevolezze che quell’essere sta svolgendo in quel momento. Perciò il tuo è diverso dal suo. E aiutate colui che avete di fronte ad osservare codesta cosa. Secondo. Ridete. Trovatevi e ridete. Se qualcuno perde energia e torna verso il basso vedendo le cose del suo dramma personale, ricordategli di ridere, ma non ditegli ridi, fatelo ridere. Prendete il suo dramma e fatene una commedia. Prendete il suo problema e fatelo diventare una burla. Ridete di ciò che è il dramma. Fondamentale importanza per riuscire a ritornare. Terzo, lavorate. Lavorate e lavorate su voi stessi. Questo significa rinunciare al lavoro materiale, rinunciare a tutto ciò che questa società vi dice che dovete continuare a fare. Fermatevi, sedetevi, sdraiatevi, abbiate del tempo per voi stessi, per stare con il vostro cuore, la vostra mente, il vostro pensiero, e osservatevi nel profondo. Rinunciate a fare, iniziate ad essere. Se seguirete queste tre semplici regole, sempre meno sarete abbattuti, sempre meno sarete invasi anche dal dolore fisico. E osservate chi con piccoli gesti vi tende la mano, allungatela finché l’altra è tesa, ritiratela quando viene ritirata. Ci troveremo puntualmente allo scadere di ogni luna a partire da oggi, non di più, non prima, non di meno. Nel frattempo, ad ogni passo, qualcosa dovrete produrre, dentro voi stessi, fuori voi stessi per la luce divina. Al momento questo è ciò che chiediamo e che abbiamo già accordato con ciò che sono le vostre anime divine e supreme. Boccioli di rosa riempiono il vuoto intorno a voi. Non sono assenti da spine, ma il profumo è intenso e accarezzare quei petali è divino. Mai vi verrà donata rosa senza spine perché Dio deve imparare e consapevolizzare la bellezza dell’insieme, e l’esperienza è nella sua totalità. Perciò sappiate apprezzare il  fiore più bello e più sacro, proprio perché ha in se morbidezza e dolore, amore e maestosità e ruvido, è la totalità dell’insieme, è solamente, alla fine, ciò che voi vi focalizzate di vedere. Una rosa è il suo profumo, è la sua morbidezza o è le sue spine? Comprendere è saggio e divino.

Paola.

Tutto abbiamo detto. Ora il lavoro a voi. Saremo sempre al vostro fianco e alle vostre spalle per guidarvi, perché possiate meglio comprendere i tre punti e mettere in atto ciò. Saremo con voi quando vi riunite e quando siete soli. Siamo con voi sempre nella luce divina, nel raggio violetto, nella crescita, nella salute, nell’amore. Grazie.

 

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