Mercoledì 19
dicembre 2007 – ore 21,30 circa. (Sara, Matteo, Lucia, Diego, Paola, Paolo,
Gloria, Michela, Achille).
[…] significa
che sono dei pezzi che non siamo riusciti a trascrivere per una non corretta
registrazione.
Paola.
Ho
tanto male al cuore. Ho male al cuore.
Achille.
Condividiamo la nostra leggerezza a quest’anima che ha tanto male al cuore.
Sara.
Siamo arrivati alla svolta, siamo arrivati al bivio di questo gruppo. Aprite
tutti i vostri cuori e i vostri canali. Luce, amore per voi. Comunicate ciò che
la luce vi suggerisce. Non abbiate più timore di mondi che si uniscono. Siamo a
tutti e per tutti. Rendete gloria a ciò che vicino a voi diventa messaggero
divino.
Paola.
La
luce che donate, la luce che ricevete. La luce che assorbite è il dono che
ricevete e condividere. Ma tanto ricevete, tanto donate. Le parole sono per
tutti. Ciò che affiora dalle vostre menti esprimete. C’è bisogno di crescere,
c’è bisogno di tutti.
Achille.
Tante voci sono dentro di voi. Una scegliete. Tutte sono giuste ora.
Paola.
Esprimete senza […]
Sara.
Il
flusso amore sentirete correre nel cuore e nella mente e capirete, capirete ciò
che passa, pulisce e allarga e capirete che è divina.
Paola.
E’
passato il male nel mio cuore.
Achille.
Rendiamo grazie.
Paola.
Grazie al vostro
amore è passato […]
Sara.
E
ora insieme possiamo solo gioire la vita.
Paola.
Vivete, vi prego con il cuore. Per non avere un giorno bisogno di un tavolo per
guarire ancora il vostro cuore. Vivete con il cuore.
Sara.
E se
dal cuore arriva qualcosa che non sia amore vivetelo lo stesso. Tutto è vita.
Paola.
Tutto è amore, anche ciò che voi chiamate con altri termini. Cercate l’amore
anche dietro alle parole. Vi prego esprimete. Lasciate […] Comunicate.
Achille.
Noi
grazie rendiamo a voi che a questo tavolo
Sara.
Imparate l’amore e il coraggio.
Paola.
Aiutateci ad
aiutarvi.
Sara.
Giocate come bambini e come i bambini non pensate a ciò che sarà e a chi riderà
o piangerà. Abbiate il coraggio di scegliere la strada più semplice. Quella del
gioco.
Paola.
E
come i bambini non mettete barriere. Siate leggere, spensierati. Ritornate come
eravate quando eravate bimbi.
Achille.
La
fatica non è di qui, ma è solo da voi. Giocate, divertitevi seriamente.
Paola.
Passatevi la palla l’uno con l’altro.
Sara.
Un
grande uomo vestito di bianco ha iniziato a parlare. Posa le sue ali sulle tue
spalle e grandi progetti ha per la tua anima e per la tua vita. Ringrazia per
essere […] al suo aiuto. […] Provate ad osservare con l’occhio della mente tutto
ciò che intorno a questo tavolo potete vedere, ma tenete gli occhi terreni
chiusi, aprite gli occhi dell’anima. Osservate ogni cosa notate intorno a questo
cerchio e raccontate.
Paola.
Alle
spalle di Matteo c’è un signore con un cappello di feltro marrone. Mi dice che
dovrà portare pazienza ancora per molto prima di sentire la sua voce. Perché lui
pensa che non è necessario parlare.
Sara.
Li
tra Diego e Lucia ci sono due fratelli. Un bambino e una bambina. Portano ancora
i vestiti per noi antichi. Sono arrivati curiosi. E’ lei che vuole restare, lui
vorrebbe andare, ma insieme sono. Mandate pensiero di luce e passerà oltre.
Ringraziano.
Achille.
Tra
me e Michela c’è un uomo appoggiato al tavolo. Che gioca […] Non è di questi
luoghi, è legato a noi da fili invisibili. Crescerà con noi. Ringrazia.
Paola.
Alle
spalle di Sara c’è una grande anima bianca con il viso velato e le braccia
aperte. I palmi delle sue mani sono rivolte verso il tavolo e la luce […]
Sara.
E
appena fuori da primo cerchio più forte, c’è una signora bassa, goffa, robusta,
porta ancora il grembiule e continua a girare a entrare e a cercare spiragli per
passare avanti, per guardare. Ora si è fermata, di lei stiamo parlando.
Raddrizza le spalle, si onora. Non è goffa si premura di dire, non è curiosa,
non gli interessa, si premura di dire. Ma noi ora […] e le ricordiamo che è
un’anima perfetta e amorevole così com’è, qualunque e comunque sia. Così, come
un miracolo, appare un sorriso.
Achille.
Tocca a me? Si tocca a me. […] Felice di trovare una voce ai miei pensieri.
Ringrazio questo tavolo che mi ha reso così leggero, che mi ha insegnato a
giocare. Io vedo molte cose di voi che voi non conoscete, e sono belle.
Seguitemi, giocate, siate felici. Saluto il tavolo.
Paola.
Veniamo a vedere perché siamo a curiosi. Ci piace guardare. Vi guardiamo dentro,
vi guardiamo fuori. Siete belli […] è molto bello, è molto allegro, molto
gioioso. E noi siamo molto felici. Verremo sempre quanto vi trovate voi, perché
ci piacete. Sapete essere seri e sapere essere allegri, sapere scherzare,
ridere, pensare e sapete guardavi dentro. Così vogliamo che sia. Grazie, siamo
molto contenti. Torniamo. Speriamo. Ciao ciao ciao. (risata) Sappiamo ridere
meglio di voi. Bravi […]
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