Mercoledì 14
novembre 2007 – ore 21,30. (Sara, Matteo, Gloria, H, Paola, Paolo, Daniela,
Achille).
Sara.
Conosco la
tristezza nei vostri cuori, conosco la stanchezza e il peso della sporcizia, ma
so anche che è tutto limitato dalla vostra visione del mondo. Stiamo correndo e
lavorando, lavorando e correndo, per quelli come voi, per quelli che sentono
ancora di più, maggiormente il peso della sporca tridimensionalità. Per voi
prima e poi per tutti. Abbiamo fretta come voi avete fretta, perché voi siete
noi e noi siamo voi. Ma giusta è la strada, giusta è la via. E da li bisogna
passare a pulire. Non siete mai soli, mai. E smettetela, smettetela di pensare a
cosa possa essere corretto e cosa non lo sia. Esiste solo la strada.
Paola.
Esiste solo
l’equilibrio che dovete trovare dentro voi stessi, esiste solo l’amore per la
vostra crescita e per la vostra strada. Non continuate a porvi domande inutili,
vivete ciò che ogni cosa vi si presenta davanti, bella o brutta che sia ai
vostri occhi, perché non c’è bello, non c’è brutto, vivetela. Solo così possiamo
crescere assieme e arrivare dove neanche sapete che volete arrivare. L’amore,
vediamo il vostro cammino difficile e vi sosteniamo in ogni momento della
giornata, anche quando appoggiate il vostro capo sul cuscino e sperate di
addormentarvi per non pensare a ciò che avete passato oggi e a ciò che vi
attende domani, anche in quei momenti vi stiamo vicini e vi accompagnamo nei
vostri sogni perché dai vostri sogni possiate crescere e capire, spossiate
avere, possiate avere la visione più chiara. Se riuscite a interpretare ciò che
di notte noi vi facciamo vedere e nei luoghi in cui vi portiamo. Nessuno è
arrabbiato dentro nei sogni, ma forse qualcosa vi dobbiamo dire.
Sara.
8 è il
simbolo dell’infinito, è il ponte tra una parte e l’altra del velo. 8 è la
comunicazione infinita e divina. 8 è la realizzazione suprema non di ciò che è
il vostro Karma o destino ma è la realizzazione suprema di ciò che la vostra
anima, tra tutte le varie possibilità, ha scelto come possibilità più elevata. E
questa sera vi assicuro, in totale consapevolezza e realtà, che qui non sono
due, ma molte di più, le voci, i cuori e le anime che possono sentirci e
proclamarci. Chiudete gli occhi, concentrate la vostra energia, la vostra
ascolto sul vostro chakra del cuore, nel mezzo del vostro petto. Abbassate per
essere li. Aprite una porta e se qualcosa vi viene detto all’orecchio, abbiate
il coraggio di ripeterlo per i vostri fratelli. Più d’uno qui è in grado di
farlo, ne siamo certi. E solo con questo numero le energie sono abbastanza forti
e protette per permettervi di aprirvi.
Paola.
Non create
barriere, non abbiate timore, lasciate scorrere. Lasciate andare ciò che sentite
fiorire nella vostra gola. Esprimete ciò che vi stiamo suggerendo, perché così
tutti possono avere parole per il proprio cuore. Non siete voi, siamo noi che vi
suggeriamo, ma voi dovete metterci la vostra parte. Non permettete che l’ego
blocchi questo flusso. Coraggio apritevi a ciò che può essere d’aiuto e d’amore
per gli altri. Potete farlo, ora, qui. Vi preghiamo è molto importante. Siete in
perfetto equilibrio tra il maschile e il femminile, a volte, ma dico a volte, il
femminile ha più coraggio del maschile. Vi abbiamo invitati. Provare a esprimere
la prima sillaba, tutto il resto poi viene da se come un flusso. Tutti hanno
avuto paura di dire cose insensate. Tutti hanno avuto paura di offendere gli
altri. Tutti hanno avuto paura di essere derisi. Tutti hanno avuto paura, ma
tanti l’hanno vinta e anche voi potete farlo. E grande dono sarà per noi se
riusciremo in questo. Ci vuole solo un po’ di coraggio.
Sara.
E se io
dicessi a te che stai ascoltando che come tu pensi è una donna colei che ti sta
bisbigliando all’orecchio, avresti più coraggio?
Paola.
Lei vuole
parlare attraverso di te. E’ da tanto che aspetta a questo tavolo. Coraggio H.
Siamo tutti qui in attesa del tuo dono da dividere con tutti noi, con tutti
loro. H: Quale dono?
La voce che senti in te non è la tua mente. Esprimila. H: Purtroppo sono sette miliardi di
voci dentro di me. Dinne una, ascoltane una. H: Una? Una.
H: E’ difficile. Sono talmente
sovrapposte una all’altra. Chi è questa voce femminile di cui si parlava?
Non la riconosci H o non vuoi riconoscerla. H: Non la riconosco.
Non vuoi riconoscerla. H: Voi
la riconoscete? Certo che si.
H: E chi è? Esprimerla. H: Se non la riconosco come faccio a
esprimerla. Ti avevamo detto che saresti stato messo alla prova e che
avresti dovuto scegliere la tua strada. Devi stare attento H. Quello che ti
diciamo. Le nostre non sono parole dette al vento, pronunciate a vanvera. Le
nostre sono parole per aiutarti a svegliarti e a crescere perché abbiamo bisogno
di te, abbiamo bisogno della tua energia. La terra, le persone che ti amano …
H.
E allora imparate a darla l’energia. E sappiate che sarà ricevuta. Voi credete che è sempre un gioco mentale ma non è sempre così. Imparate a capire dov’è la fonte, dove attinge. E questa potrebbe essere per voi un gran privilegio, che voi lo sappiate o no. Come dite sempre sapere non è sentire, sentire è qualcosa di diverso che non ha nulla a che vedere con la mente. Quello che in qualche maniera state facendo ha in qualche maniera connessione su quel poco che vi si presenta davanti a voi. Ma dovete ancora discenerlo. Siete dei filtri ne più ne meno. Ma dovete ancora tirare via quelle increspature che vi fermano. Cos’è? Scusate …
Il suono della lavastoviglie ha interrotto il fluire delle cose.
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