Venerdì 18 marzo 2005 – ore 19,40. (Sara, Paola, A., An., G.).

La tavoletta è stata gettata per terra.

Quando arrivo mi piace dire sono l’anima dalla veste bianca perché l’unica veste che io abbia mai portato è un involucro di energia che voi potrete definire bianca. Il mio nome una volta è stato detto ma mai più è stato chiesto. Quattro sono le lettere e sarebbe una bella sfida farvelo cercare e trovare. Mi chiamano non sapendo di chiamarmi ma sono sempre stato qui. Benvenuti nella mia dimora, nella dimora che io proteggo e dalle anime che io faccio crescere ed evolvere. Vi accarezzo nel cuore e nell’anima e mi dispiace per il turbamento di qualcuno ma è comprensibile. Io sorreggo le spalle, alzo il capo, ti do la forza, resto ma lascio la parola.

Si, era la mia mano quella che ha gettato. Sono stanco di colei che mette la sua mente. Sono Paolo il pasticcere. E’ una serata difficile. Se sai che ci sono perché lotti contro di me? Sente la tua energia, vuoi giocare? Gioca, ma io sono più forte. Se invece non credi che ci sia, che lotti a fare? Ok, andiamo meglio. Paola. Sento la tua rabbia, sento il tuo dolore, ma mi chiedo perché per la prima volta dopo tanto tempo non hai riascoltato le parole per te? Allora forse non hai così voglia di cambiare. Trova il tempo. Potresti continuare Paola? Paola: A fare cosa? Prendi in mano la penna. Paola: No, sono troppo arrabbiata non posso farlo.

 

Venerdì 18 marzo 2005 – ore 23,00. (Sara, Paola, G.).

Non ci siamo mossi di qui. Siamo esattamente nella stessa posizione. Pensavate veramente che vi lasciassimo cosi? Siamo rimasti fermi ascoltando e lavorando e li abbiamo fatti scappare. Sono Paolo il Pasticcere. Ora potete chiudere gli occhi, alzare i palmi delle mani verso l’alto e assaporare le nostre carezze, ascoltateci. Non sono buio, non sono ciò che chiamate male, sono solo uno ad un bivio, l’altro sulla giusta strada ma molto difficile. Curiosità la chiamano, sapienza maggiore della vostra la chiamano e forse è vero. Hanno visto, hanno viaggiato, hanno saputo, hanno imparato, hanno letto cose che voi neanche sapete cosa siano ma le loro anime e i loro cuori si sono mai chiesti che cosa siano? Paola, sei spaventata, arrabbiata, confusa, sbagliata, ferma, tutte le peggiori parole potrei dire ma sei consapevole. E questa è la salvezza della luce, questa è la vittoria, la consapevolezza. La consapevolezza di chi sa di essere in quel momento triste,  arrabbiato, rabbioso, difficile, stanco perché, perché quel scalino della sua vita e della sua strada è uno scalino importante, e lo guarda in faccia, lo picchia, gli urla dietro, si arrabbia, oppure si ferma, si arrende, è umano, perché siete umani. Ma lo guardo in faccia quello scalino, quel sasso, quell’ostacolo. E’ consapevole di ciò che è pur non sapendo come affrontarlo. Ma immaginate una persona ad un bivio importante della sua vita, scegliere se seguire il proprio cuore grande immenso e capace di dare cose immense senza neppure ammettere di darle, oppure seguire la sua fredda mente, la curiosità, il suo ego, la voglia di essere e di arrivare, il potere, lui lo chiama il potere. Essere a questo bivio così difficile e non rendersi conto di essere a quel bivio. E immaginate colui che veramente è nel buio e cammina dritto per la sua strada. E’ una strada che lo porterà alla luce ne sono sicuro ma che ne farà della luce quando pensa che la luce sia qui dove invece qui ha il buio? G.. Lunga è la tua strada, i primi passi hai appena compiuto ma ti assicuro che devi solo guardare nel tuo profondo e quando, e quando il contatto con quel profondo troverai ogni giorno di più cose sorprendenti accadranno e ricorda, la fede. Non la fede in qualcosa ti hanno detto bisogna aver fede, la fede nel fatto che sei sulla giusta strada e che tutto ciò che accade nella tua vita è giusto per portarti alla tua vittoria. Una vittoria che potrebbe essere talmente lontana che tu non vedi, che tu non senti e che non ti interessa. Ma sappi che quando si imbocca la giusta strada per la vittoria sono molti i doni che l’energia, che le tue guide, che la tua interiorità sanno portarti giorno dopo giorno. La Magia G.. La magia che puoi seguire, semplicemente con un pensiero, con uno sguardo, con una candela, con forze che puoi imparare a gestire, che già fai scaturire e scoppiare ma che puoi imparare a gestire per avere quello che qualcuno chiama il potere. Ma c’è il potere di chi lo raggiunge e poi decade e c’è il potere di chi con la luce bianca nel cuore, di chi con l’amore, di chi con il sorriso e la forza sa che il potere non è per se, il potere è per tutti. E se hai compreso le mie parole sai che giusta è strada, giusta è la via. Dite a L. che si fermi, che resti sola, molto da sola. Chiuda le porte, le finestre e il mondo. Chiuda gli spazzi e resti sola. E nella sua solitudine capirà, capirà. Gli eventi non sono segnati, le decisioni non sono state prese, anche se sembra che così sia, ma le date non sono corrette e le scelte non sono state fatte, ma solitudine è la parola che la può aiutare. Io Paolo vi Benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo e che la pace di Dio Padre Onnipotente scenda sulle vostre anime innocenti, inconsapevoli, arrabbiate, ma consapevoli. Vi lascio a colui che molto ma molto a lavorato questa sera e un premio meriterebbe. Buona sera.

Signora. Una fatica! Ma sai quanto mi sono meritato. Non è colpa tua signora e poi non c’è la colpa. Vedi G., io sono Mario, è stato questa sera. Mi veniva in mente, in mente, non ho una mente. Che era un po’ come capita a te. Un anima che sembra così diversa, così lontana, così non appartenerci, eppure, eppure ad un livello diverso ogni volta che vogliamo scappare sembra che, come un angelo passare e ce lo portasse, come qualcosa di più forte di quello che è la normale logica della vostra vita, e forse è per quello che queste due persone erano qui questa sera, e forse è per quello che continui a volere chi vuoi. Mistero, magia, energia, karma, dategli il nome che volete, rincontri, anime, è giustizia divina, è ciò che è giusto che accada, perciò potete entrambe smettere di pensarli, potete anche dire no, sarà si. Un si non vuol dire anche nulla, un si vuol dire che quel legame non lo spezzerete, perché se è giusto che quell’anima vi porti quel dono nella vostra vita e se è giusto che voi portiate a lui quel dono nella vostra vita, finchè ciò non sarà compiuto lo penserete e arriverà, lo penserete e vi penserà. E finchè ciò non sarà accaduto le cose proseguiranno, susseguiranno, vi sorprenderanno e cresceranno, perciò dite no sarà si, dite si sarà si. Dimmi Paola. C’è. Paola: Cosa?. Lo sai cosa. Cos’è che vuoi sapere se c’è o non c’è? C’è. Paola riposa, fermati, fermati, fermati. Non portare il mondo sulle tue spalle. Ti ho detto c’è. Abbi fede e fiducia in ciò che è giusto che accada. Trovala, ce l’hai la fede. La fede Paola. Riposa, riposa e la troverai, c’è la fede. Devi iniziare a far riposare il tuo corpo e la tua mente prima di tutto. Fermati e amati. Fermarti vuol dire anche amarti, avere fede nella provvidenza, avere fede nella giusta via è amarti Paola. Attenta, perché ricordati piccola che se non ti decidi a riposarti la tua anima è più forte della tua mente. Non accadrà nulla di male ma ti ricordi cosa succede quando una persona non vuole fermarsi ma è giusto che si fermi. Riposo Paola, riposa. E non voler sempre fare per gli altri, esisti prima tu. Devi fare solo quando hai la forza di fare e devi dare solo quando hai forza per dare. Fermati, con amore impara a dire, ma con amore impara a dire no. E se ti amerai, ti ameranno. Sono Mario, il capitano. Ho portato a riva al barca anche questa sera. Non pensiate che sia stata una serata fatta per nulla, è stata una serata molto più importante di ciò che pensate. Restiamo qui con voi ad ascoltarvi ma oramai stanca è la mia anima. Vi Benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo e che la Gloria di Dio Padre Onnipotente scenda su di voi e pulisca i vostri cuori, alleggerisca le vostre menti e vi porti la pace nel cuore e che l’amore terreno sia con voi. Amen.

 

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Chi Sono e cosa vogliono

Insegnamenti