Martedì 1 maggio 2012 – Ore 15.55 (Sara, Paola, C.).

Sara.

Per permettere alla nostra energia di entrare in collisione con la tua anima, eretta deve essere la tua schiena, in una linea di congiunzione che dalla terra volge al cielo. Gli occhi devono guardare dritti di fronte a te. Non serve guardare il passo, non serve guardare al cielo, ma di fronte, dritti, verso l’obbiettivo, con le spalle aperte e dritte. Se vuoi ascoltare la voce del cuore, gli occhi devono rimanere chiusi. Gli ostacoli possono essere molteplici, ma quegli occhi chiusi sono la fiducia che tu hai in tutto ciò che l’universo con te cocrea ogni secondo. I pugni non devono essere chiusi e rivolti verso il basso, ma i palmi devono essere aperti in attesa di ciò che ti possiamo donare. E’ un linguaggio del corpo difficile da mantenere costantemente, in questo mondo dove la guerra è padrona. Ma in questo modo puoi insegnare, puoi proliferare la fiducia e la speranza, e persino l’amore di colui che decide di smettere di fare la guerra. Perché oggi come oggi l’unico modo per vincere la guerra, è smettere di combattere. Lo diremo e lo diremo, in mille e mille modi. Facile è per noi il contatto con la tua parte più profonda perché ci è permesso entrare a scavare ed obbedire. Siamo anime, siamo il Canale del Cuore. Siamo messaggeri e consiglieri, ma non saremo mai padroni, solamente discepoli. Perché coloro che hanno fatto la grande scelta, coloro che stanno mettendo le impronte per una nuova era siete voi. Non sicuramente noi che siamo e restiamo in un luogo agiato e protetto. Noi siamo a casa, voi siete in battaglia.

Paola.

Asciughiamo, asciughiamo le lacrime che sono lacrime di sangue e di sofferenza. Le asciughiamo con l’amore che ci è stato donato, le asciughiamo con la forza che ci è stata prestata per arrivare qui da te. Difficile, difficile aggiustare le ferite di questo cuore, ma non impossibile se abbassi il tuo sentire dalla mente al cuore e se lasci andare quella grande sofferenza che più, più non ti serve, alla quale ti aggrappi per non sentire il male, ma ricorda, anima cara, se ti aggrappi a una sofferenza per non sentire cosa c’è al di là di ciò, questa sofferenza si allarga e non guarisce, mentre tu hai la capacità di trovare la forza per lasciarla andare, sapendo che solo da grandi sofferenze ci sono grandi crescite, grandi passi e grandi vite. Non è dall’agiatezza e dal benessere che nasce l’amore e la consapevolezza del cuore, ma è da passare in un tumulto continuo di disavventure che poi potete rinascere a quella vera vita alla quale la vostra anima ha aspirato e si è incarnata per trovare quella giusta soluzione, quella giusta via, quella giusta conclusione di vita alla quale ogni essere umano aspira, anche quelli che non hanno la consapevolezza, e la credenza per sapere questo. Ma tu, grande dono hai ricevuto, lo so, lo sappiamo, non lo vedi, ma noi che già da li siamo passati, noi sappiamo qualcosa più di te, percepiamo questo e questo diciamo con grande amore per poterti aiutare. Lascia andare quel cumulo di lacrime che si nascondono dentro la tua gola, lascia andare quella rabbia che ti impedisce di entrare in contatto con la parte più bella di te stesso, lascia andare tutto ciò che è passato, lascia andare tutto ciò che opprime il tuo cuore, che abbassa la tua anergia e che pesa sulle tue spalle. Lascialo andare e da li puoi riprendere la tua vera vita. Sii positivo nel tuo pensiero perché è ciò che ti porta a conoscere ciò che la tua anima desidera incontrare e conoscere. Grande commozione in questo momento per riuscire a smuovere blocchi e blocchi che dentro di te hai messo, ma ricorda che non è ciò che serve tappare dentro, ma ciò che serve è aprire e svuotare, e aprire e lasciare andare, è aprire e a non ricordare ciò che ha portato a grandi sofferenze, ma è a lasciare andare. Questo è un modo per amare te stesso e per riuscire a perdonare ed amare gli altri, la vita, amare la tua vita. Se così riuscirai a fare, ti garantiamo che la forza ce l’hai, se questo riuscirai a fare, grandi cose, grandi cose d’amore per te stesso riuscirai a vedere e conquistare. Sei amato più di quanto credi, cerca questo amore dentro di te, trovalo, abbraccialo e portalo con te ogni giorno della tua vita.

Sara.

I prossimi brevi mesi, saranno giorni di grandi scelte, non solamente per te figlio nostro, ma per molti e molti che ancora non hanno scelto. Se con il cuore ci chiamerai, saremo a tenerti il passo e la mano in ogni scelta. Ma una cosa, una cosa da cuore a cuore siamo qui a dichiarare. I passi non serve farli con i piedi, bisogna farli con il cuore. I viaggi non serve farli con i piedi, bisogna farli seduti con gli occhi chiusi, dentro se stessi. Fai un metro in profondità verso il tuo vero essere e varrà di più che kilometri e kilometri in giro per il mondo. Potrebbe essere che raggiungerai in entrambi i modi il tuo scopo e la tua destinazione, ma al di fuori sarà molto ma molto più lungo. Sono le concezioni, i blocchi e le credenze presenti nella tua mente che debbono essere ribaltate, cancellate, perché il mondo che avremo a breve, il mondo che sta sotto questo velo ancora di oscurità, sarà completamente diverso di quello che vi hanno insegnato. E la vecchia metodologia è da buttare. La scelta in tutti voi sta nel decidere se rischiare o se affondare con il vecchio. Siamo ad accarezzarvi a lodarvi, siamo a riempirvi di fiducia perché il passo è per tutti difficile. Siamo ad amarvi, siamo a versare lacrime per voi. Siamo a sorreggervi, a rallegrarvi a sostenervi, a lodarvi come angeli incarnati. Vi ricordiamo signori, siete i più forti, siete i più alti, siete i più coraggiosi. Potete farcela. Vi amiamo e vi rispettiamo e concludiamo dicendo benedetto è colui che sa sentire. Così sia.

 

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