Lunedì 25 giugno
2012 – Ore 16.10 (Sara, Paola, A.).
Sara.
Dando, dando a te il cordiale benvenuto, siamo a chiederti di ereggere
perfettamente dritta la tua schiena, il
tuo collo, e la tua testa. E’ il momento di guardare dritto avanti e non più
osservare solamente dove piede dopo piede prosegui il cammino. Sii eretta,
dritta, in contatto come un canale, tra il padre cielo e la madre terra. Poni in
tutto ciò i tuoi palmi vero il cielo, le tue piante verso la terra. In questo
modo siamo a te compagni, maestri, amici, saggi consiglieri. Entriamo e puliamo,
ti abbracciamo, ti consoliamo, ma ti sproniamo e ti accompagniamo. Comprendiamo
e ascoltiamo, ma come prima cosa diciamo a te una cosa da pochi conosciuta, ma
da molti vissuta. E’ il periodo, è il tempo del non tempo. E’ il tempo delle
difficoltà, è il tempo delle scelte, è il tempo del passaggio, è il tempo della
guerra. La guerra tra l’amore e la paura. Questa guerra è nel mondo, è nelle
città ed è dentro ognuno di noi. Perché, perché il nuovo sta bussando, il nuovo
sta fiorendo, il nuovo sta arrivando. Ma il vecchio ha paura della sconfitta,
della sua morte. Il sorriso vincerà sulla tristezza, l’amore vincerà sulla
paura, dentro ognuno di voi. Quella strada prima lastricata di rose, ora oscura
e annebbiata, è semplicemente un termine che devi dare alla tua nebbia. È la
paura. E’ la paura di non essere, è la paura di non esserci, è la paura di
sparire, è la paura di non essere vista, la paura di non poter essere tra di
loro. Ora fermati dove sei. Non solamente qui, ma nella tua vita, nel tuo
percorso fermati, tieni la schiena perfettamente eretta e guarda dritto di
fronte a te. Osserva e ascolta le piante dei tuoi piedi che toccano la grande
Madre. Madre Terra, colei che ti ha dato la vita, colei che ti genera, ti nutre
e ti sostiene giorno dopo giorno. Alza i tuoi palmi al cielo, ricevi il
nutrimento del padre, ricevi l’energia della creazione. E con queste due energie
diventa, diventa incontro, e a queste energie chiedi di mostrarti la tua più
grande paura. A quel punto arriverà, il mostro arriverà li di fronte a te, occhi
negli occhi, cuore nel cuore, mani nelle mani. A quel punto proverai la paura e
capirai che è colei che ti ferma. Ricorda il tuo amore è più grande, il tuo
sorriso è più grande, e basterà accennare a mezzo sorriso del tuo cuore e della
tua anima e del tuo viso, che il mostro sparirà in un batter d’occhio. Codesta
cosa non è solamente da te vissuta in questo tempo del non tempo. Codesta cosa è
per ogni essere umano in questo istante. Ognuno di voi in questo tempo del non
tempo, si trova di fronte quelle che sono le sue più grandi paure. La tua
fortuna, amica nostra, la tua capacità di comprendere che il tempo è cambiato,
che l’energia è cambiata e che un passo è da fare. Questo significa che sei tra
coloro che ascoltano, che sei tra coloro che sanno, sei tra coloro che
vinceranno. Una volta guardato il
mostro, potrai scegliere, potrai scegliere se combattere, se amarlo o se
chiamare soccorsi. Ogni strada sarà quella giusta, ogni scelta sarà quella
giusta, se tu sceglierai di guardare nel profondo di te stessa e comprendere.
Dopo la strada sarà semplice. Sarà di crescita, sarà di lavoro, ma proseguirà
nell’amore verso te stessa e nella consapevolezza che anche il più grande dei
mostri, anche la più grande delle paure è alla tua portata, perché non è ciò di
cui hai paura che ti fa paura, ma è la paura stessa che fa paura. E benedetto è
colui che sa, benedetto è colui che comprende che la paura si soffia via con un
alito d’amore.
Paola.
Grande commozione per un anima rincontrata che da poco è stata abbandonata. Una
grande commozione e fiori azzurri intorno a te. Una grande commozione per il
grande amore che mai, vita dopo vita, è stato lasciato andare e che mai vita
dopo vita, lascerai. Gioiosa, gioioso è questo incontro, felice e armonioso per
capire che ciò che ora tu non vedi, sempre con te, nelle cellule del tuo corpo,
nei pensieri della tua mente e nelle note gioiose della tua voce. Perché nulla
si lascia e nulla si riprende, perché sempre è, sempre è e mai si perde. Questo
messaggio che tu puoi comprendere è perché tu sappia che dentro di te quel
sostegno c’è sempre, quel sostegno che tu pensi di avere perso, è sempre li a
sorreggerti, ad amarti e a proteggere i tuoi passi, le tue giornate e la tua
vita. E niente e nessuno può staccarti da questo. Sii fiera e felice di questo
sentimento, sii contenta di questo approccio e ogni volta che starai per piegare
le tue ginocchia, ogni volta che qualcosa cadrà, ricordati di questo, chiama a
te quei fiori azzurri, chiama a te quel sentimento e in questo trova la forza
che ti aiuta a proseguire nel tuo cammino in questo momento difficile e di
questo momento che a te sembra essere rallentato. Un fiore, una lacrima e una
goccia di rugiada, è il tuo dono. Un fiore per la tua anima, una goccia di
rugiada che rinfresca il tuo cuore, una lacrima piena d’amore che accompagna il
tuo cammino. Sii fiera di tutto ciò che hai compreso, di tutto ciò che hai
compiuto e prosegui lasciando quella paura che prima ti fu detta, guardandola in
faccia e con la forza di questa fioritura azzurra affrontala ma non combatterla,
accettala perché il combattimento rafforza la paura, l’accettazione la scioglie
e fa entrare l’amore, perché ricorda che la paura è il contrario dell’amore e
quando tu provi paura, ama quella paura, e così la puoi sconfiggere. Non avere
paura di essa.
Sara.
Il Canale del Cuore, pone una mano sul tuo capo, pone una mano sul tuo cuore. Ti
ricorda che ovunque sarai, con chiunque sarai, qualunque sarà il tuo stato
d’animo, se tu chiamerai, noi a te saremo compagni e sostenitori. Basterà un
pensiero perché quest’energia che così per voi abbiamo chiamato, quest’energia è
per molti, per tanti. Siamo qui e siete li per cambiare, per crescere, per
rivoluzionare, ma vi ricordiamo a tutti coloro che hanno ascoltato le nostre
parole, siete voi gli angeli, siete voi i maestri, siete voi che state facendo
il lavoro più difficile. Noi siamo a voi umili servitori a sostenervi, seguirvi
e ricordarvi che è qui la casa, che siamo noi a casa. Voi siete la fuori che
lavorate per tutti noi. Vi benediciamo, vi glorifichiamo, e vi ricordiamo che
giusta è la strada, giusta è la via. Con il cuore in mano proseguite, con la
gioia negli occhi e non dimenticate mai un ciuffo si speranza tra i capelli.
Così sia.
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