Giovedì 05
luglio 2012 – Ore 18.00 (Sara, Paola).
Sara.
Siamo, siamo a voi giunti, uomini e donne del vostro passato, del passato delle
vostre cellule. Siamo mano nella mano , uniti a cerchio intorno, intorno a voi.
Semplicemente perché un compito c’è da fare, semplice ma molto importante. Di
tutti noi dovete ricordare Nome, Cognome, situazione, palpitazione, disagio. Uno
di voi deve ricordare e raccontare, l’altra di voi deve disegnare e scrivere, e
perché l’albero finalmente abbia le radici, bisogna iniziare a disegnarlo.
Scalino dopo scalino, emozione dopo emozione. E’ un progetto, è un immenso
progetto nel quale noi saremo a voi ad ascoltarvi. Ogni anima che in voi ha
lasciato un granello di ciò che non ha potuto vivere, ora vuole semplicemente
essere nominata ad altra voce. Quando questo disegno nel suo complesso sarà
eseguito e voi capirete che è eseguito, solo allora, potrete prendere in mano la
karmica preghiera e invocare il perdono e la risoluzione di tutti coloro
nominati. Potrebbe esserci il bisogno di cercare anche nelle legali carte per
comprendere fino in fondo. Il punto di partenza e d’arrivo lasciamoli a voi,
comprenderete foglia dopo foglia e ramo dopo ramo, fino a dove arrivare e fino a
dove partire. Partite da voi, da voi e da colui che con amore, con amore e con
passi sicuri e ben decisi, insieme a voi nel silenzio vuole e continua a
procedere. Vi sostiene come forse mai ha fatto e ama la sua famiglia che vuole
liberare e onorare. Non pensate di essere sole perché molti siamo a sorreggervi.
Non ci vedete e non ci toccate, ma alcuni, alcuni perderanno la memoria e
torneranno a voi in nuova veste.
Paola.
Nessuno, e vi dico nessuno dovrà
essere dimenticato, perché ogni granello di sangue che scorre nelle vostre vene
è legato a colui o a colei che li dove voi regnate più non c’è. Ogni granello
del vostro sangue avete deciso insieme di guarire, e fin qua siete arrivate. Ora
vi garantiamo con solenne dichiarazione che questo è l’ultimo passo. Dichiariamo
con solenne dichiarazione che questo è l’ultimo grande scoglio per liberare le
vostre vite terrene e per liberare tutte le anime a voi legate, che vi
sorreggono, vi amano, e sorridono al pensiero e alla vista di ciò che vi
aspetta. Siate forti come fino ad ora siete state. Non abbattetevi se qualche
scoglio incontrate, noi a voi siamo di sostegno, ma il lavoro materiale a voi
sta l’esecuzione. Ma se per un momento perdete le forze pensateci, chiamateci e
noi con il vostro, con il nostro grande amore, vi torniamo a dare forza,
coraggio e apertura di strada, perché possiate finalmente gioire della vera vita
che meritate. E qui dichiaro ora e finalmente che ciò che vi aspetta è molto di
più di ciò che pensate. Perché pensate di meritare questo, ma Dio per voi sa che
meritate molto di più. E allora figlie mie, coraggio, coraggio e al lavoro, e
sappiate che assieme a voi portate avanti anche chi non vuole lavorare, ma in
qualche modo anche lei liberate. Poi la scelta sarà sua. Starà a lei accettare
di proseguire o rimanere come adesso è. Non soffrite se la scelta sarà diversa
da quella che voi avete fatto, ogni anima a diritto di fare le proprie scelte.
Amatela e rispettatela per come è.
Sara.
Sono il Maestro delle vostre erbe. Finalmente a me la parola. Paola, colui che è
stato è ancora tuo marito. In questo istante e ancora per breve è al tuo fianco
come tuo sposo e tuo marito. E’ coretto che lo sia fino alla fine dello
scioglimento. Ti assicuro che lo abbraccio e lo incontro e percepisco nel suo,
nella sua unione con te l’amore che prova e la consapevolezza che questa unione
è giunta breve al termine. Ma è corretto che ti tenga ancora la mano, è corretto
che arrivi come già avete fatto in fondo alla strada con te. Comprendi che sta
occupando un posto che in questo momento non può essere lasciato ad alcun altro.
E’ consapevole del fatto che a breve le strade si divideranno e ti lascerà
libera di essere amata. Però ricorda, ma ricorda che sei stata amata da un uomo
che forse non sapeva amare, ma che ti ha amata prima e dopo. Comprendi che ora,
che ora l’amore per la sua famiglia è quella nel silenzio di portarla alla luce.
Grandi sono i suoi passi, grande è agli occhi del signore. Da te staccherà la
mano ma non da colei che avete generato. Cambierà, lascerà il posto del marito e
tornerà come già ha fatto ad essere fedele amico. E’ da ripercorrere questo
percorso che già avete fatto nell’amore, è da ripercorrere a livello energetico
e d’anima. Comprendi che prima di allora il posto non è vacante. Tutto ciò ti
dico perché sarebbe di molto aiuto che tu in questo breve periodo finale
sentissi il suo amore, sentissi il suo essere marito. Questo anima, questo anima
mia può essere d’aiuto per entrare nella corretta energia. Dagli luce,
inseriscilo pure nella piramide. E’ solo un breve periodo. Aiutatevi con la
grande quercia le cui gemme finali sono in fondo la radice. Create questo
cerchio di eternità bruciando ciò che già tempo indietro con un altro grande
lavoro avete raccolto. Ora bruciate, bruciate gemme e radici e donate al nulla
la libertà.
Angolo di
paradiso per i miei pasticcini. Non voglio, non voglio che vi preoccupate per le
altre rose del mio giardino. I figli che ho al mio fianco li osservano e li
guardano, ma con una prospettiva e un amore diverso dopo ciò che un tempo era.
Non siete voi rose più profumate di loro due. Siete solamente più vicine a Dio,
più vicine a Dio dentro di voi. Io li vedo, vedo le loro scintille, vedo la loro
panna, vedo i loro cuori spaventati, terrorizzati. La nonna li accarezza, il
nonno cuoce dolci. Non sono abbandonati se voi li abbandonate, anzi, percepisco
il vostro dolore, ma credetemi il
vostro abbandono totale può essere la loro salvezza. E quando temete, quando
sentite il dolore della famiglia che si spezza, ricordate che non si spezza,
ricordate che la vostra porta è sempre aperta, e il giorno in cui aprirete e
sentirete le parole del perdono e della richiesta, voi sarete li, voi avrete
aperto la porta. Ma smettetela di bussare, semplicemente solo aprite la porta
quando arriverà il giusto momento. Vi ho portato tutti, vi ho portato tutti
quanti quelli che ho trovato, anche coloro che forse non ricordate. Perché,
perché si è diffusa la voce che voi sapete guarire. Comprendete bene che se i
posti sono tutti occupati da noi, non possono arrivare quelli che stanno li da
voi. Perciò a nome di tutti quanti, e tutti ci tengono a questa cosa, vi
chiediamo perdono se abbiamo fermato le vostre vite, per intrometterci e
occupare i posti liberi, per farci guarire e farci amare, e farci capire,
accettare, e farci liberare, ma tutti promettono di pregare ogni giorno per il
vostro bene e tutti promettono che a breve termine nel scalino più alto della
loro vittoria, porteranno a voi grandi doni d’amore. Comprendete che ciò che
fate è per noi vitale, non perché da soli non possiamo, ma perché qui è lunga la
strada senza di voi. Non ricevete da noi denari, non ricevete da noi abbracci
fisici, ma non ci dimentichiamo dei nostri signori padroni, angeli, umilmente a
voi servitori.
Paola.
I tuoi figli tengo per mano, i tuoi figli accudisco ogni momento. I tuoi figli
ti guardano, ti osservano. I tuoi figli, piccola mia, i tuoi figli che con il
cuore tu chiami, i tuoi figli sono a te donati. I tuoi figli che gioia vita
speranza e serenità portano nella tua vita, nella vita di tua madre, e nella
vita del loro padre. I tuoi figli sono ora a te donati. Vivi con il sorriso,
vivi con la gioia nel cuore, vivi con la spensieratezza che a te è dovuta perché
solo così puoi preparare la strada ed il posto corretto per loro. Vivi con la
gioia come se tutto già fosse tra le tue braccia, vivi con l’amore che hai nel
tuo cuore. Togni da dentro te stessa quella maschera di durezza che non ti
appartiene. Esprimi tutta la tua dolcezza e tutto il tuo amore, perché così
potrai attirare a te non solo i tuoi figli che già sono a te, ma tante anime che
loderanno a te amore, gioia, verità e ritorneranno a te tutte, tutte quelle cose
che hai imparato e hai donato agli altri. A te ritorneranno, ma togli quella
maschera che ti nasconde, quella maschera che ti fa pensare di essere burbera,
che ti fa pensare di essere pesante. Tu angelo mio sei la leggerezza, sei
l’amore, sei la comprensione, sei una grande anima. Mostrala al mondo con il
sorriso, non farti abbattere da chi ti vuole triste, da chi ti vuole pesante, da
chi ti vuole con la testa abbassata. Sii fiera di ciò che sei. Tuo padre è fiero
di ciò che sei, siilo anche tu. Alza quel velo che ti copre, buttalo lontano e
vai nel mondo a testa alta a spalle diritte, con il sorriso sulle labbra e solo
così la vita ti viene incontro e ti dona tutto ciò che ti sei meritata, tutto
ciò che hai conquistato e tutto ciò che Dio vuole che tu viva. Sei amata, sei
amata, sei accolta, sei consolata e sei abbracciata da una grande famiglia, da
una grande famiglia che tu non hai conosciuto, ma loro ti guardano, ti
osservano, ti amano e pongono su di te la speranza per una grande guarigione. E
qui, l’otto dell’otto di spezza definitivamente per l’eternità la catena di
questa famiglia. Qui l’ho dichiarato con il permesso di Dio, qui l’ho dichiarato
con il permesso delle altre divinità. Qui come capostipite della mia famiglia,
dichiaro che il percorso fatto, dichiaro che dalle colonne dell’altissimo le
catene sono state spezzate, le catene sono state tolte, le anime sono liberate
in questo scorcio di eternità dobbiamo solo spazzare le ultime, gli ultimi
anelli e dare fuoco alle fiamme. Ed io con tutta la mia progenia, di qua e di la
dal velo, dichiaro vinta questa battaglia.
Sara.
Così sia.
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