Martedì 17 maggio 2011 – Ore 19.25 (Sara, Paola, Matteo, Achille, Simonetta).

Paola.

Alla luce della nuova sistemazione ed alla luce della nuova vibrazione, potremo

Sara.

Tranquillamente proseguire su questa strada semplicemente passeggiando, osservando e gustando il paesaggio.

Paola.

Alla luce dei nuovi eventi, che su questa via, che più di una via è un corso di acqua fluente. Alla luce di questi nuovi eventi, la cosa che più ci teniamo a dire è che a volte nel benessere e nella gioia, ci si può dimenticare di ciò che è stato il passato, di quali sono state le difficoltà e le sofferenze della vita. Noi non vi chiediamo di ricordare emozionalmente tutto ciò che è stato, ma vi chiediamo di non dimenticare. Umiltà d’animo che è utile per poter aiutare altre persone che in questo momento di così difficile innalzamento, possono venire a voi per chiedere una parola di conforto, un consiglio, un aiuto. Perché voi possiate aiutare questi, ricordatevi di ciò che avete vissuto e gioite della vostra forza, gioite del vostro coraggio, siate fieri di ciò che avete fatto, ma non dimenticate per rimanere nell’umiltà che vi fa diventare più grandi agli occhi di chi vi chiede aiuto e anche perché così meglio potete aiutare. Questo è un grande dono che vi siete meritati e che avete conquistato con il vostro coraggio e la vostra forza, con la determinazione che avete avuto per raggiungere ciò che ora siete. Noi tutti, fieri siamo di voi, e noi tutti ora vi accompagnammo in una strada di una nuova vita che non sapete, non conoscete, e mai, mai da secoli avete vissuto. Per quel grande fardello che portavate sulle spalle della vostra anima. Ora siete partiti, siete partiti per un viaggio che non conoscete, un viaggio nel quale ci saranno delle stazioni, ci saranno delle montagne, ci saranno delle discese, ma tutto ciò in modo scorrevole, in modo fluido, fluido, in un modo che mai avete vissuto. E noi, fieri di tutto ciò, perché vi abbiamo sostenuti, vi abbiamo aiutati, vi abbiamo accompagnati, saremo ancora e per sempre al vostro fianco, per poter aiutare chi ancora sta nella lotta. Ricordate di usare sempre il vostro cuore, ricordate, ricordate di entrare nelle emozioni di queste persone che si presentano, ma non fate vostra l’emozione di sofferenza. Comprendetela ma non fatela vostra. Ricordatevi di essere distaccati, con amore e comprensione, perché questa è la giusta, è il giusto modo per aiutare gli altri. Se voi entrate nella commiserazione di queste anime, non potete e non siete in grado di aiutarle. Imparate ad essere distaccati, pur comprendendo ed amando la sofferenza altrui.

Ancora una volta voglio rassicurare chi non ha ancora visto ciò che vuole vedere. Ancora una volta sono qui per dirvi di stare sereni, che le creature a voi destinate solo a breve inizieranno il loro viaggio. Vi chiediamo di essere gioiosi di ciò che avete compiuto, di essere sereni per tutto ciò che avete fatto, e di tenere alto il vostro morale, di non perdere mai la speranza, perché la speranza è il pilastro che tiene in piedi tutte le situazioni, perciò avanti figli miei, avanti con la determinazione che avete avuto nel compiere quest’ultimo passo, avanti con l’amore e il coraggio per i quali siete maestri. Avanti con la vostra forza e il vostro sorriso. Sostenetevi l’un l’altro anche nelle liti e nelle discussioni, ma non smettete per un secondo, per una scintilla di secondo, non smettete di sperare e di essere sicuri della vostra speranza, e di essere sicuri di ciò e in ciò che credete. Noi, figli miei, siamo con voi e con voi realizziamo questo sogno. Ma mai, mai, perdere la speranza. E non parlatene, non dite niente. Perché quando si vive una situazione su un filo di rasoio, anche una piccola frase, una piccola parola può destabilizzarvi. Perciò vi ricordiamo di tenere per voi questo grande intento, racchiuso nel vostro cuore, e dare energia ogni attimo della vostra vita. Questo è ciò che vi viene chiesto per la realizzazione del sogno di questa nuova vita. Noi siamo con voi e vi sosteniamo e vi controlliamo, e vi guardiamo ogni giorno, ogni attimo, ogni minuto che voi pensate al vostro desiderio.

Sara.

E’ la fede, è la fede che oggi porto nella mia mano. Ho consegnato la spada che per anni e anni mi era stata consegnata come custode, come protettore di un cerchio, di un canale, di una famiglia che doveva essere protetta. Protetta dal passato, protetta non da coloro che sono al di fuori di questo canale, ma protetta da coloro che coloro che sono in questo canale erano, furono un tempo. Oggi abbiamo ripulito e tutti noi e tutti voi non siamo più nemici di noi stessi. Ho consegnato la spada, ho consegnato la protezione, e ho preso tra le mie mani la moneta della fede. In questo istante pongo simbolicamente sui vostri ciondoli. Si chiamano ciondoli di fede. La fede di riuscire, la fede dell’impossibile, la fede del cammino. La fede di ottenere, la fede che costruisce mattone dopo mattone ciò che il mondo crede sia impossibile costruire. Ponete le mani, assorbite la sua fede e con questa vivete e costruite. Ho visto cose che nessuno pensava fossero possibili, e sono state costruite solamente con granelli di fede. Sono venuto in questo giorno, in questo angolo, in questo istante, a salutare. Devo, voglio, per un periodo, andare altrove. Non siate tristi e non sarete soli. Lascio mio padre, mia madre e mio fratello. Lascio tante persone e voi conosciute. Vi lascio in buone mani. Sono un’anima che ha vissuto una vita senza viverla. Ho gettato al vento amori e passioni.  Sono andato, sono tornato troppo presto. Ho compreso che non avevo vissuto una vita. Ho combattuto e ho vinto per la mia famiglia. Ora sono venuto a dirvi che mi è stato dato il supremo permesso di volare invece che camminare. Non torno in un corpo umano, ancora no. Tornerò a voi prima di questo. C’è ancora tempo. Se un giorno, a breve o a lungo termine, accenderete la televisione, e vedrete corpi, sofferenza, distruzione e pianto, saprete che sono la. E resterò la ad aiutare e a lavorare con amore. Colui che da poco, da noi è venuto, lo lascio a sostegno di coloro che non mi sentono e che molto amo. Hanno avuto due padri e io ora per grazia sua posso andare. E lui resterà a loro per sostenerli e sorreggerli. Da oggi, da questo istante, il mio posto, il mio posto viene preso dall’alpino. Pongo nelle sue mani la moneta della fede e lo lascio a voi, al fianco della nostra signora, e insieme a questo canale. Siete in buone mani. Non avete più bisogno della mia durezza e delle mie botte. Ora posso andare ad amare, a guarire e a salvare. E tutto questo grazie all’amore che giorno dopo giorno mi avete donato. Grazie alla vostra crescita sono cresciuto. E ora come capitano faccio partire la mia nave per un nuovo affascinante viaggio. Il Canale del Cuore sarà sempre il mio canale e qui tornerò in un battito di ciglio. Con amore totale, infinito, il Capitano, Mario.

Paola.

Mia figlia. Mia figlia vorrei aiutare. Mia figlia vorrei portare a uno stato vibrazionale più alto di dove lei ora è. La mia anima ha scelto di cambiare la sua vibrazione per poter aiutare quella parte del mio sangue che non riesce a comprendere, che non riesce a trovare la forza per fare ciò che sarebbe in grado di fare per migliorare la sua vita, la sua esistenza. La mia sofferenza è grande. Per quell’anima che si nasconde dietro maschere, senza rendersi conto delle maschere che si mette. Io chiedo a voi di avere la pazienza nel sollecitare ciò, di avere la pazienza ma nel contempo stesso la forza e la durezza che io come padre non sono stato in grado di fare. Forse per troppo amore non capendo che l’amore più grande è quando si dice no, e non dire si. Lei è un’anima forte e debole contemporaneamente, lei è un’anima che si adagia e non vuole crescere, e questo per me è motivo di grande dolore, ma ho capito, ho capito che la mia guarigione, che la mia energia e la mia forza non può da sola sostenere quelle due persone, perché troppo caparbie sono. Io chiedo il vostro aiuto. So che per amore potrete farlo. Capisco che per te mia cara, per te che per una vita hai lottato, non comprendi chi non lotta. Ma per l’amore che tu mi porti, ti chiedo di fare questo. Metto la vita di mia figlia tra le tue braccia. Tu, che mi hai amato come solo tu potevi fare, ora ama lei e falla diventare grande. Io ti aiuterò ma ti prego fallo. Ora perché domani è troppo tardi.

Sara.

Giovane e dolce donna che guardi il tuo mondo attraverso quelle lenti spesse e non vedi. Non vedi. Hai guarito e pur non vedi. Ma ora io animo dolce e femminile, sono qui a svelarti il segreto. Il segreto del tuo matrimonio. Tu porti nella coppia l’energia maschile. Lui porta nella coppia l’energia femminile, e questo è scompenso. Questo è motivo di rottura. Per permettere al tuo sposo di essere uomo e maschio, nella tua casa tu mia cara devi smettere di fare l’uomo. E devi iniziare ad essere la femminilità, la donna, la madre e la moglie. E’ tutto qua il segreto. Se vuoi che lui sia il padre e il marito, smetti di farlo tu. Parole, parole che tu dovresti, potresti trasformare in realtà. Ora vai per questa strada in cerca della tua femminilità. Ricorda quando fosti dolce e adorabile donna, femmina, madre e amante, e sei stata abbattuta, sconfitta, repressa. Ma ora, oltre che alla dolcezza, oltre che alla tenerezza, alla sensibilità, poi trovare la forza che una donna ha nell’essere molte volte alle spalle del suo uomo. Come colui che a fianco a te ora siede, dovrebbe comprendere che dovrebbe smettere di fare la donna nei suoi rapporti. Invertitevi, semplicemente invertite i ruoli. Siete in grado di trovare dentro di voi quella cosa, ed è questa la vostra strada. Separati, ma a volte potete aiutarvi a comprendere cos’è maschile e cos’è femminile. Perché ogni energia attrae il proprio opposto e voi siete ciò che vi manca. Voi esprimete ciò che cercate, voi vi comportate come gli altri dovrebbero comportarsi con voi. Ma attirate il contrario. Compensate e osservate ogni comportamento.

Per questa sera è sufficiente. Non abbiamo solo parlato, abbiamo lavorato e accarezzato. Ufficialmente il Canale del Cuore riapre le porte. Siamo a coloro che vogliono amore. Così sia.

 

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