Martedì 11
ottobre 2011 – Ore 18.20 (Sara, Paola, Matteo, Simonetta).
Sara.
Mario è tornato e come è corretto essere il suo compito, ha posto le buche sulla
strada. Abbiamo intuito, intravisto, che la Signora poteva inciampare e così
siamo accorsi a lei per scavare ancora un po’. Ci legge e ci ascolta e le
diciamo che è solo per amore che questo abbiamo fatto. Non la prima ma la
seconda volta siamo riusciti a farla tornare sulla retta strada. Attenzione
perché le scorciatoie e le vie di uscita sono ancora molte. Ora potete fare un
passo indietro e potete far leggere a tutti tutti i messaggi che non era
possibile leggere. Dall’altra parte siamo con amore a sostenere. Siamo sereni e
tranquilli. Siamo ad abbracciare il piccolo e siamo a pedare il grande. Andrà
tutto bene. Potrebbe sembrare di no ma andrà tutto bene. Nessuno andrà, nessuno
piangerà. E’ corretto che capiscano e speriamo che questo possa servire. Siate
anche in questo caso pazienti e attendete. Arriveranno sempre di più a bussare
alla porta, e allora come oggi hai fatto, racconterete, direte e parlerete. Ma
ora dovete riacquisire le forze tutti e quattro. Perché in questo tempo, parte
del vostro DNA, parte delle vostre cellule, parte della vostra anima, è stata
tramite fili e collegamenti, disturbata, movimentata, elaborata. Riposate, state
vicini, sorridete, ridete e abbracciatevi. Non aggiungete lavori, rallentate un
attimo per riequilibrare, per comprendere e per capire. Lavorate sulla parola e
sul dialogo, sull’amore, sulla sicurezza, sulla forza che uno con l’altro vi
donate. Non tutti, forse nessuno, ha aperto l’ultima porta, nemmeno qui dentro.
Perché quella porta pensiamo ci possa uccidere. Perché quella porta non la
troviamo, non sappiamo dove sia, o è troppo pesante da aprire. Non vogliamo
trovarla perché sappiamo cosa c’è oltre. Ma miei cari, anime benedette dal
Canale del Cuore, vi dico che oltre quella porta c’è la vita. E so per certo che
la vostra voglia di vivere è più forte di tutte le paure. Vi chiedo di porvi
davanti alla porta e di ascoltare, solo ascoltare quella sensazione, quel
dolore, quella pesantezza e chiamateci, chiamateci. Non serviranno i vostri
passi, non serviranno le vostre gambe, sarete sorretti, sarete portati in volo,
sarete amati. Non vi permetteremo nonostante la difficoltà, non vi permetteremo
di non aprire quella porta. Sia a chi dice di non sentire nulla, sia a chi ha
paura, sia a chi non dice mai qual è la sua paura. Comunicate, comunicate, dite
uno con l’altro le vostre paure. Esprimetele, questo è l’unico lavoro che in
questo momento necessita perché, perché in quel momento capirete l’amore che a
voi ritorna. Saremo negli occhi di chi vi parla, saremo nelle braccia di chi vi
abbraccia. Ricordatevi che se da qualche parte, in qualche luogo e in qualche
vita le vostre anime in altro corpo hanno ferito, ucciso, danneggiato,
disturbato, hanno fatto del male. Bene, ora siete pari. Ora siete al punto zero.
Dopo quella porta potete solamente dare. Dopo quella porta avrete la forza e
l’amore per aprire le braccia e dare tutto quello che noi sappiamo che potete
dare. La Paura, questa bestia dentro l’essere umano, la paura che vi accomuna
tutti quanti, grandi piccoli, bianchi neri, ricchi poveri, il mondo è invaso
dalla paura, è il vostro peggior nemico. Ma per insegnare a vivere dovete
passare attraverso la vostra paura peggiore. Vi bloccherà, vi terrorizzerà, ma
ricordate queste parole, dietro a lei, dietro alla paura c’è la vita.
Paola.
Una goccia di sangue oggi è uscita da quel cuore, una goccia di sangue che
diventerà un rigolo, un fiotto. Una goccia di sangue per aprire una strada che
porterà lei e i suoi figli alla rinascita di nuova vita. Avrà bisogno di
sostegno e non lo chiederà. Avrà bisogno di conforto e lo chiederà al di fuori
di qua. Avrà bisogno di sostegno, di parole d’amore, ma a voi non lo chiederà
perché il suo ego è talmente radicato nelle sue cellule che nemmeno un fulmine
dal cielo potrebbe sradicarlo. Una sola cosa può sciogliere quel cuore. E’ il
vostro amore, è il vostro perdono, è la vostra comprensione. Smettete di
giudicare, accettate qualsiasi reazione, ma siate forti, non permettete a lei di
prendere la situazione in mano, come altre volte ha fatto. Non succederà, non
abbiate paura, ma state all’erta, non perché lei lo voglia, ma energie troppo
oscure si muovono in questo momento, e persone che già hanno vissuto altre
situazioni, sono deboli in questo senso e possono essere prese nuovamente da una
forza oscura. Perciò all’erta, all’erta con il cuore ma in questi casi anche con
la mente. Ma le vostre menti pulite in questo momento da tutto il lavoro fatto
hanno la capacità se rimanete nel vostro equilibrio di capire ciò e di
allontanarvi senza indugio da situazioni che potrebbero tirarvi nuovamente in un
baratro. E’ un filo sottile, sottilissimo, siamo in un periodo energetico molto
difficile, dobbiamo stare molto attenti perché ciò non avvenga, non solo con la
Signora, ma con tante altre persone vicine o lontane. Siate forti nella vostra
fede di voi stessi, siate presenti ed equilibrati nel vostro essere, aprite
bocca solo quando siete sicuri di ciò che dovete dire. Piuttosto ascoltate e
leggete tra le righe ciò che vi viene detto. Non giudicate nessuno, ma
allontanatevi da chi o da cosa percepite che vi possa essere una freccia
avvelenata che vi colpisce. L’attenzione, la presenza continua, la pulizia
infinita e l’amore vi aiutano a superare queste difficoltà. L’unione e l’amore
che vi unisce mandano luce e aiutano tutte quelle persone che da voi vengono a
bussare. Siete però sempre molto molto all’erta, molto attenti all’insinuarsi di
energie non corrette che vi potrebbero portare ad esprimervi in modo sbagliato o
che potrebbero portare a causare danno invece che amore. Ma se vi ricordate di
stare nel vostro equilibrio, ciò non sarà.
Sara.
A breve sarà la festa del passaggio. Torneremo qualche giorno prima per
concordare tempi, modi e luoghi e poi quella sera. Consigliamo di chiudere il
cerchio semplicemente a queste quattro persone. E’ stato un ciclo difficile,
pesante e dobbiamo veramente e totalmente bruciare tutto quello che abbiamo
portato a galla. Sarà un vero passaggio, sarà una vera e profonda pulizia. Non
serve, non serve fare cose eclatanti, saranno sentite cose eclatanti. Forse
nello spirito sarete in molti ma fisicamente non di più di voi vi consigliamo.
Ora come sapete queste parole verranno lette anche da altri. Chi vuole capire
capisca, chi vuole recepire recepisca. Ma non sbagliatevi ancora una volta. Per
tutti gli altri semplicemente fate attenzione perché l’energia di questo
passaggio porta a galla le paure. Porta una nebbia che ci fa incontrare. Questa
nebbia tra noi e gli altri. Non è il male, è Dio, è Dio che ci permette di
vedere ciò di cui abbiamo paura e che ci permette di vedere quanto quella paura
ci impedisce di vivere. Benedetto è colui che guarda, accetta e lascia andare.
Così sia.
Se vuoi approfondire gli argomenti trattati :