Lunedì 18 luglio 2011 – Ore 16.10 (Sara, Paola, Simonetta).

Sara.

Da quando una luce nuova entra dal nostro canale, tutto in voi si è annebbiato. E’ una luce azzurra, violetta, che varia il tono del suo calore. Del suo calore, del suo colore. Arriva dal cielo ed è amore. L’unico problema, se vogliamo dirlo, è che sta abbagliando i vostri umani e terreni occhi, e vi impedisce di vedere. Vi sta abbracciando e cullando, ma disturba le vostre menti che non riescono a percepire e pensare, disturba le vostre cellule che vibrano diversamente e sono agitate e poi come in coma. E’ lei, è la luce, è questa nuova luce che crea ciò che è ora. Ma la spirale continua e cerchio dopo cerchio arriviamo come sempre è stato, ad un nuovo cerchio. Ogni volta con una luce più elevata, ogni volta un cerchio diverso. E così entriamo a breve in quello che è il nostro numero, il numero della comunicazione, il numero dell’infinito, insieme all’11 dell’illuminazione. Due numeri che dopo il 7 divino dell’energia di Gesù, vi porta nuovamente a ricollegarvi, a comprendere e a comunicare infinitamente. Non rinneghiamo nulla di ciò che abbiamo detto per nessuno. Se tu, essere umano, inizi una strada perché hai scelto, noi sappiamo che il solo poggiare il primo piede su quella strada, ti porterà dopo tempo e tempo, alla realizzazione, a raggiungere quel tuo desiderio in fondo a quella strada. Noi sappiamo dal momento che tu poggi il primo piede che la in fondo il tuo dono è. E a te diciamo, a te il tuo dono, ma non abbiamo mai detto a nessuno quanto lunga è la strada, quante salite e discese ci siano, quanto faticosa può essere, quanti sassi puoi trovare e di quanti fiori puoi annusare il profumo. Quante sorgenti di acqua pura incontrerai, non ti abbiamo mai detto come sia e quanto sia lunga questa strada. Ma sappiamo dal momento che poggi il piede, che il dono è nelle tue mani, perché la tua scelta di percorrere quella strada, ti porterà prima o poi a toccare, ad amare, a vivere ciò che quella strada ha in fondo ad essa.

Paola.

La luce che abbaglia la vostra vita, vista, la luce che vi impedisce di vedere oltre, è uno schermo di protezione che viene messo appositamente perché possiate proseguire senza vedere molto, perché solo vedendo oltre, prima di conquistare quel passo a livello emozionale, la crescita sarebbe inferiore. A certe realtà deve essere. Perciò quando voi vedete il buio davanti a voi, quando non vedete la scelta e quando dite, non so cosa fare, è il momento più grande che Dio vi dona, per la vostra vita terrena e per la vostra vita spirituale e per la vostra consapevolezza. Il suggerimento che ci viene permesso di darvi è di seguire le indicazioni e le intuizioni della vostra parte più profonda. Ascoltate il vostro istinto e quello seguite anche se milioni e miliardi di persone e di voci vi dicono no, sbagli. Voi, piccole donne, dal grande cuore, proseguite con il vostro istinto e lasciate le parole agli umani che non percorrono la vostra strada. Proseguite con la forza che vi viene da dentro senza paura, e non preoccupatevi del buio perché siete voi stesse che vi create questo buio per poter tenere gli occhi socchiusi e non spalancarli. Altrimenti la luce abbaglierebbe la vostra vista. La gioia che perseguite e non riuscite a trovare è li dietro l’angolo ed è uno dei doni che la vostra anima ha chiesto di arrivare ad ottenere in questo ciclo di vita. E’ uno dei doni che voi tutte non avete ancora vissuto e non avete ancora sperimentato, ma è uno dei doni che riuscite ad ottenere in questo ciclo di vita. E’ uno dei doni che avevate deciso di ottenere perché molti altri già avete e molte altre vite farete per ottenere altri. Ma questo non è argomento di oggi. Ripetiamo. Dopo il togliere del velo inizierete a percepire la gioia, ma ricordate che la gioia è un modo di essere, è uno stato del cuore, è una percezione dell’emozione, non è materiale, non è fisica, è una percezione, è uno stato dell’anima che dopo aver ripulito pesanti cose può percepire la gioia che viene da un lontano che voi avete lasciato e nel quale ritornerete. La gioia è quell’espressione di vita che si percepisce guardando nel profondo degli occhi di chi hai davanti, che percepisci emozionalmente questo stato di grazia, ed è uno dei doni più grandi, più belli e più veri che un essere umano può raggiungere. Perché attraverso la grazia, l’umiltà, e la sapienza, si arriva all’amore incondizionato, che è l’unico vero scopo che l’essere umano anela di ricevere. Vi ringraziamo per aver percepito la nostra presenza. Vi ringraziamo per aver accettato le nostre parole e per pensare a noi nei momenti di sconforto. Pensateci, chiamateci, chiamateci con l’amore che avete nel cuore e noi più forti ci facciamo sentire, perché percepiate la presenza di un’energia potente che risolleva le vostra menti, accarezza i vostri cuori, alleggerisce le vostre spalle e dona luce alla vostra vita. Vi amiamo come Dio ci ha insegnato ad amare, ma non con la sua potenza perché questo non ci è permesso. Grazie.

 

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