Mercoledì 28
luglio 2010 – Ore 16.15 (Sara, Paola, S., E.).
Sara.
In questo istante, in questo momento, in questa per voi giornata, siete qui
riuniti in perfetto equilibrio e armonia per poter ricevere a piene mani e a
pieno cuore un’importante lezione. Non solo per coloro che qui sono giunti per
la prima o per l’ennesima volta, ma anche per coloro che sempre sono.
Comprendete e ascoltate oltre le parole e comprendete e ascoltate la vostra e
l’altrui posizione in ciò che ora raccontiamo. Ognuno di voi, ogni essere umano,
ogni infinitesima cellula di un unico essere umano presente sulla Terra, vive,
percepisce, ha, sostiene, una sua interiorità, formata di sentimenti, di
pensieri, di idee e di emozioni. La vostra società vi porta, aimè, a non poter
totalmente e completamente esprimere fuori ciò che c’è dentro. E’ questo il male
dell’uomo. La divisione tra ciò che è dentro e ciò che è fuori, tra ciò che è
vero e ciò che è maschera. Nessuno, nessuno, o pochissimi esseri umani sul
vostro pianeta, sono in grado di abbattere totalmente questa barriera, per
esprimere a colui che incontra veramente e totalmente la propria emozione e il
proprio sentire. Allora, dov’è la verità e dov’è la crescita, dov’è
l’insegnamento in tutto ciò? Non potete prendere la barriera e abbatterla, non
potete ora come ora essere fuori totalmente ciò che siete dentro. Perché la
società non capirebbe e la società forse potrebbe anche punirvi. Coloro, coloro
che questa barriera, per qualsiasi tipo di motivo non hanno presente, sono in
luoghi, in posti, e sono etichettati con nomi non concordi con ciò che sono
realmente. Non è nemmeno corretto vivere un’intera vita posizionando una
maschera sul viso, e andando e non vivendo ciò che veramente è interiormente.
Qui presenti a noi ci sono esseri umani che conoscono la loro interiorità. Se
mettono una maschera, la mettono per colui che è fuori, ma grazie a loro, non
mettono quella maschera con se stessi. Ecco ciò che devi fare. Quando il piede
varca l’uscio puoi indossare tutte le maschere che vuoi, puoi dire che va tutto
bene, puoi sorridere e puoi gioire, e puoi dire ricomincio e vado avanti. Ma
quando il piede rientra e rivarca l’uscio di casa, la dentro non dimenticare
mai, mai, di togliere e posare le maschere proprio li al confine della porta di
casa. Guarda in faccia la tua realtà, il tuo sentire, la tua tristezza, la tua
gioia, la tua sofferenza, la tua rabbia, il tuo pianto, qualsiasi cosa sia. Non
esiste sentimento buono, e non esiste sentimento cattivo, esiste la tua realtà e
il tuo sentimento. E quando parlo di varcare l’uscio verso l’interno, intendo
anche dire, che ci sono compagni di strada dentro, e compagni di strada fuori da
quell’uscio. Devi discernere. E’ questo che dovete imparare, è questa la lezione
da comprendere. Discernere chi vi può conoscere e chi invece è meglio veda solo
le vostre maschere. Non perché non merita la vostra realtà, ma semplicemente
perché non è pronto alla vera realtà vostra. Osservatevi, guardatevi e
comprendete come vi comportate. E ricordatevi che lasciare una maschera nel
giusto momento, nel giusto luogo, con la giusta persona, ci fa incontrare Dio.
Ci fa incontrare il Dio presente in noi e presente in lui.
Paola.
La lacrima che trattieni dietro al tuo sorriso è un blocco di pietra che metti
nel tuo cuore. La lacrima non versata è un blocco di pietra che ti trascini e
che ti porti nelle future relazioni. Per vivere relazioni di cuore, relazioni
felici di crescita e di consapevolezza, bisogna lasciar andare la vecchia
sofferenza. In qualsiasi modo un essere umano voglia. Ma non trattenere la
lacrima, non trattenere la parola, non trattenere la sofferenza, lascia andare
tutto, anche nel tuo silenzio. Guardati dentro e non nascondere a te stesso ciò
che ti fa soffrire, perché l’immagazzinare di questa sofferenza ti porta a
riviverla e a riviverla finchè non impari a buttare fuori ciò che è giusto
buttare, ciò che è giusto eliminare, da dentro il vostro cuore. Ciò che è giusto
lasciar andare. Non trascinatevi, non solo per te, ma per tutti, non
trascinatevi le sofferenze. Vivetele fino in fondo e se riuscite a scavare fino
in fondo nella vostra sofferenza, rinasce quel cuore puro e sincero, pronto ad
amare nuovamente. Ma se voi nascondete le vostre sofferenze, qualsiasi tipo e
provenienza siano, la in fondo per non viverle, per non sentire il dolore, la
vita vi porta a rivivere ancora le stesse situazioni fin tanto che non le
eliminate completamente dalle cellule del vostro corpo, dalle cellule della
vostra mente, dalle cellule del vostro insieme, anche dalle vostre auree. Vivete
le sofferenze senza paura, vivete le emozioni che fanno piangere il cuore,
vivete completamente fino in fondo e non abbiate vergogna di voi stessi perché
lasciate andare una lacrima perché soffrite. L’essere umano deve soffrire per
comprendere, per capire, per crescere e rinnovare la sua vita. La sofferenza è
un dono, è un dono che ti fa andare avanti, ti fa crescere e fa cancellare tutto
il bagaglio che ti sei portato e che vi portate da vite già vissute. E quelle
lacrime che piangete oggi potrebbero essere lacrime che avete già pianto ieri,
ma sono lacrime già piante non completamente, allora per non rimpiangere queste
lacrime di nuovo, piangetele e vivetele fino in fondo, fino a toccare il fondo
del vostro essere. Solo così ve ne liberate completamente. E questo pianto non è
un piangersi addosso, è un pianto di liberazione che scioglie il cuore e lo
prepara a nuove emozioni più grandi, più libere, più belle, più piene di
armonia.
Sara.
Veniamo a dirti con umiltà che non sei stato lasciato, non sei stato
abbandonato. Tu, con la tua energia, come accade a chiunque su questa Terra, hai
attirato questa esperienza di vita. Guardandoti nella tua totalità come solo noi
da questa parte del velo siamo autorizzati a fare, guardandoti nella tua
totalità di mente, cuore, anima, karma. Nella tua totalità di vite e vite, di
traumi, di conscio e di subconscio, siamo qui a dirti che questa è solo
un’esperienza di vita che tu, solo tu, hai attirato per comprendere e guarire.
La tua anima ha voluto che questo accadesse perché è il momento di guarire.
Forse ti può sembrare, solo sembrare, una follia. Lo sembra per la tua mente, ma
siamo qui autorizzati a dirti che la tua anima è vittoriosa e forte e vuole la
tua guarigione perché sa. Sa della tua forza, sa del tuo coraggio, sa della tua
grande ironia, sa della tua capacità di combattere una mente che mente. Hai un
gran rapporto con la tua mente, la usi per svincolare, per uscire, per
comprendere, per andare oltre. Ma ricordati che è molte volte alleata e molte
volte menzoniera. Comprendila e usala per combatterla. Fino ad arrivare al tuo
cuore, alla tua anima, dove troverai una ferita, una ferita antica da guardare
in faccia, da piangere e da sanare. Una ferita che non ha nulla a che fare con
questa tua ultima esperienza di vita. Una ferita ancora più antica che è giunto
il momento di guarire totalmente. Colei che è passata è da ringraziare. E’ stato
un mezzo per portarti a comprendere, per poterti dare la possibilità di arrivare
a vedere quella ferita che è da curare. E una volta curata, una volta curata
fino in fondo, siamo autorizzati e onorati di dirti che la, in un angolo ancora
a te nascosto c’è il tuo angelo in carne ed ossa pronto ad amarti come tu vuoi e
meriti essere amato. Un angelo dal sorriso soave a cui stringere la mano, a cui
baciare le labbra. Che saprà amarti esattamente come tu amerai lei. Ma sarà a te
dono solamente il giorno che quella ferita sarà presa tra le mani e con cuore
puro, con cuore amorevole, sarà risanata e lasciata andare. L’unica cosa che
preghiamo ancora una volta di ricordare è che noi vediamo te nella tua totalità
di cuore, anima, con coraggio, forza ed ironia. Sono queste le tue tre armi,
usale e combatti la tua guerra nella quale sia il vincitore che il perdente puoi
solo che essere tu, ma ricorda, fondamentalmente ricorda che qualsiasi cosa
farai, qualsiasi scelta farai, andrà tutto bene, andrà sempre tutto bene. Perché
hai semplicemente l’eternità davanti. Non avere fretta se non vuoi avere fretta,
abbi fretta se decidi di avere fretta. Noi vediamo il tuo viaggio infinito. Non
importa quando e come lo farai, quando sarai pronto. Potrebbe essere ora,
potrebbe essere nella prossima vita. Oggi ti abbiamo mostrato, ti abbiamo detto
il tuo dono. A te decidere se lo vuoi o meno. Con questo ti amiamo, ti
abbracciamo, e ti ricordiamo che se sceglierai di andare a cercare quella
ferita, nel tuo silenzio, nella tua stanza, nella tua casa e nella tua mente,
potrai sempre in ogni istante chiamarci. Siamo il Canale del Cuore e quando un
essere umano decide di guarire, decide di crescere noi siamo sempre al suo
fianco. Capirai, capirai che ci siamo. Lo hanno capito in molti, tranne quelli
che hanno chiuso le porte e non hanno voluto crescere. Ma siamo anche al loro
fianco. Perciò perché non al fianco di coloro che ancora di più vogliono rendere
questa Terra un paradiso?
Paola.
Una goccia di luce abbiamo messo nel tuo cuore. Una goccia di luce abbiamo messo
nella tua mente. Una goccia di luce abbiamo messo dentro la tua anima perché ciò
ti possa aiutare ad ingrandire il tuo grande cuore, perché ciò ti possa aiutare
a comprendere meglio le nostre parole. Noi ti preghiamo di amare colei che ti ha
lasciato perché solo così tu puoi crescere. Lei ti ha fatto un grande dono. So,
sappiamo che forse in questo momento non è così facile da comprendere, ma un
giorno capirai e amerai questo momento, e ringrazierai colei che ti ha fatto
ciò, perché lei lo ha fatto come gesto d’amore. E quelle gocce di luce che noi
abbiamo messo dentro di te per avere un collegamento sempre con te, perché ogni
volta che tu penserai a noi, ed ogni volta che sarai sconvolto dal tuo dolore, e
penserai a noi, quella goccia di luce si ingrandisce e diventa una lampadina,
diventa una fiamma, diventa un fuoco, e questo è ciò che ti aiuta a crescere nel
tuo percorso, perché noi sappiamo che lo farai. Lo stai già facendo. Ti
ringraziamo per aver creduto in noi e per aver partecipato alla nostra tavola.
Ti ringraziamo per essere venuto qui ad ascoltare le nostre parole. Noi già
sappiamo che ancora verrai, ma se per caso in qualche momento di sconforto
queste anime che parlano a te, fisicamente non sono disponibili, tu pensaci,
pensaci con l’amore che hai nel cuore e percepirai la nostra presenza che
sostiene, che sostiene il tuo cuore, la tua mente. Che accarezza le tue ferite e
che guarisce la tua, che guarisce le tue ferite, guarisce la tua paura, guarisce
tutto in te, perché è giusto che accada. Perché questo è ciò che la tua anima
vuole. Tu sei amato più di quanto la tua mente possa comprendere, di un amore
puro e sincero e quando rivolgerai a noi il tuo pensiero, ti sentirai
rincuorato, sollevato, amato, sostenuto. Il tuo passo sarà più semplice da fare.
Ti ringraziamo nuovamente con un grande abbraccio di luce per risollevare il tuo
cuore. Accarezziamo le tue ferite e spegniamo un po’ la tua mente che è quella
che ti fa crescere un po’ meno. Grazie.
Sara.
Ricordiamo ora ad entrambi, a queste due anime fratelle, a queste due anime sorelle. Non qui per la prima volta, di non dimenticare, nessuno dei due, colei che vi ha generato, colei che vi ha dato la vita. Ritornate a lei e non sottovalutate nemmeno un sentimento di quelli che a lei vi legano. Entrambi ritornate a guardare verso di lei perché attraverso di lei potrete scoprire molte cose. Siamo tornati. Con una forza e un amore ancora più grande. Oggi qui salutiamo definitivamente questo luogo, questo canale, e questo spazio che ci ha ospitato per tempo e tempo. Lo chiudiamo e ce ne andiamo da qui perché qui non era più possibile crescere e innalzarci. Sia noi che voi. Ringraziamo tutti coloro, dalla vostra e dalla nostra parte del velo che hanno contribuito a risanare e a guarire i muri di queste case. Di più non era possibile. Lasciamo ora il passo a coloro che arriveranno e sarà un’altra storia, e saranno altre lacrime. Noi ora ce ne andiamo. Cambiamo luogo e cambiamo energia. Noi abbiamo già sbirciato e vi diciamo che ora c’è una nuova salita piena di rose e di profumo. Ci sono molte, molte anime nuove che entreranno, molte energie nuove. Arriverà saggezza e nuove lezioni di vita. Una sola cosa lasciamo qui: la tristezza. Adesso arriva anche la tua. Abbi fede ti prego. Benedetto è colui che sente l’energia scivolare sul corpo nel leggere e nell’ascoltare queste parole. Benedetto è colui che oltre ogni terrena sofferenza sa amare la luce di Dio. Siamo a voi umili servitori e lodiamo ogni vostro passo. Così sia.
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