Martedì 26 ottobre 2010 – Ore 18.15 (Sara, Paola, S.).

Paola.

Caro amico l’inconcludenza del periodo in corso non è dovuto a una tua mancanza od a un tuo malessere, ma è dovuto ad un insieme di situazioni planetarie in corso per aiutare a trovare un equilibrio non solo a voi esseri umani, ma situazioni molto più grandi, indescrivibili che intorno a voi circolano in galassie dove, non per colpa, non per disattenzione, ma per motivi inspiegabili, sono mancati degli equilibri importanti per fare si che voi percepiate un’energia migliore. In questo periodo che altri sapevano difficile, un grande lavoro è stato svolto per ripristinare quelle assenze, quei buchi, quelle trasformazioni che servono per un equilibrio universale lontano dalle vostre menti e lontano dalla vostra comprensione ma utile per il vostro benessere. Ciò deve essere, si di consolazione ma deve essere anche di pensiero profondo per capire come il puzzle delle vostre vite, dei vostri pianeti, della vostra Terra, è una cosa infinita e incomprensibile alla mente umana, non lo spieghiamo, non per non volere nostro, ma perché non sarebbe corretto e non sarebbe in qualche modo possibile esprimerci, perché concetti all’infuori delle vostre menti. Ma molti, molti girano intorno a voi, per ripristinare e per tenere in una corretta via tutto ciò. Avvistamenti, luci esterne, dibattiti su Ufo o su esseri strani, visibili e non visibili. Tutto ciò è solo l’inizio di un progetto infinitamente più grande di voi. Ma ringraziate questi momenti di squilibrio, di sconforto, di dualità, ringraziateli perché sono momenti di grande importanza per tutto l’universo, non solo per il vostro pianeta. Avevamo detto 10 10 10, sarebbe stato un periodo difficile, vista dal vostro punto di vista. Un periodo di grande amore, visto dal nostro punto di vista, se così lo possiamo chiamare. Era solo per farci capire. Ora ti lasciamo ad altro insegnamento, visto che tu hai sete di ciò.

Sara.

All’interno dell’anima di ogni essere umano c’è il tutto, c’è il bene, c’è il male, c’è il santo e l’assassino, c’è il giusto e c’è il mendicante. C’è il ricco e c’è il povero. Siete ad immagine e somiglianza del tutto. Ogni volta che scegliete una diversa incarnazione scegliete di personificare una determinata parte di quel tutto. Perché l’esperienza che dovete fare, deve essere alla fine completa e totale. Ma non basta fare un’esperienza, bisogna incorporarla, renderla consapevole, farla entrare, viverla totalmente. Impararla, assaporarla, annusarla, mangiarla, essere quell’esperienza. Se le cose ci passano accanto e ci sfiorano passeranno ancora e ancora. Perciò tutto ciò che intorno a noi si ripresenta, sotto forma di persone e situazioni che intorno a noi ruotano, sono a ricordarci che siamo solo una parte del tutto. E colui di fronte a noi, diverso o uguale è il nostro specchio. Alle volte lo specchio serve per imparare, alle volte per comprendere che la nostra verità non è una verità, ma è un lato della medaglia. Uno specchio è sempre un grande insegnamento, è sempre un dono divino, è sempre un’occasione da non lasciar sfuggire. E anche se qualcuno di voi pensa, dove sono i miei specchi ? Non li vedo. Errate, errate. Cercate lo specchio che voi volete, e non sfruttate gli specchi che vi vengono donati. Cercate quello specchio perfetto da amare e coccolare, non comprendendo che dovete amare i piccoli specchi intorno a voi, perché già quelli sono esperienze per camminare, e per portarvi dove volete. Non c’è differenza, non c’è assolutamente differenza dal nostro punto di vista. Sono comunque specchi che ti individuano la corretta strada. E se, e se il tuo cuore è a metà, semplicemente metti uno specchio e scopri che dentro di te c’è anche l’altra metà. Via che l’altra metà forse è cattiva, forse vuole dire di NO e tu questo non lo accetti. Devi smettere, smetterla di stringere i denti, lasciati andare, lascia uscire le parole e lascia vivere qualsiasi espressione di te, non c’è bene e non c’è male. Se decidi di restare con i piedi ancorati a terra, rispettiamo la tua scelta, ma come tu dici, e come tu non ascolti, potresti anche volare, ma per volare devi diventare consapevole che il cuore è a metà perché tu non accetti e giudichi determinate azioni che l’altra metà vorrebbe fare. Prova, inizia, permettiti, entra nel buio, entra nell’oscurità. Solo li potrai capire quanto sei luce divina. Finchè ti sforzi, finchè usi tutte le tue forze per restare nella luce, sarai luce nella luce e non comprenderai mai la tua luminosità, i tuoi spazzi, i tuoi confini. Si, siamo Maestri, siamo guide, e vediamo Dio più vicino di quanto voi lo vediate. Eppure ti diciamo entra nel buio, spegni la luce e guarda quanto puoi illuminare. Questo perché Dio è tutto. E come in un NO c’è tanto amore, così nel buio siamo tutti uguali, ma possiamo anche capire quanto siamo Luce. Perché, e queste sono parole in prestito, perché il vero potere non è quello di poter uccidere o di poter fare del male, il vero potere è quello di poterlo fare ma di scegliere di non farlo. Comprendi, comprendi che come ciò che vedi nel mondo tu, lei, lui, ognuno di noi ha dentro di se la bestia, l’assassino, ma molti, molti ma non tutti scelgono di non ascoltare, scelgono di amare. Quella scelta ha valore, ha un grande valore d’amore nel momento che c’è la consapevolezza che ci sono entrambe le parti, altrimenti è ciò che voi chiamate ipocrisia e buonismo. E questo porta poi a rifugiarsi in azioni non corrette per l’umanità che noi ci mentiamo e ci diciamo siano corrette. Dobbiamo guardare in faccia il mostro per sconfiggerlo, altrimenti ne avremo sempre paura, ma se lo guardiamo in faccia scopriamo che ha il nostro viso, che ha le nostre paure, ha le nostre debolezze, e scopriamo che a colui che vuole dare un pugno, basta una carezza per tranquillizzarlo. E dentro di noi ci sono entrambe le parti, dobbiamo solo trovarle, amarle, e trovare un equilibrio, e proseguire sulla strada scegliendo giorno dopo giorno. E ci sarà il giorno che dirai NO, oggi sono egoista. E il giorno seguente scoprirai che forse quello è stato il più grande gesto d’amore e di libertà verso la persona che hai di fronte a te. Perché è lasciando la mano di un bambino che gli si può insegnare a camminare, a cadere e a rialzarsi.

Paola.

Ma per fare tutto ciò, mio caro, una cosa devi imparare. Lasciare andare tutta la zavorra che ti porti sulle spalle e dentro di te. Non tenerti legato a vecchi concetti e a vecchi pensieri. Non tenerti legato a ciò che leggi e a ciò che studi. Sii te stesso e non è facile essere se stessi, è più facile avere un pensiero di ciò che si legge e di ciò che si sente. La cosa più difficile è di ascoltare la tua interiorità ed essere in armonia con quella, qualsiasi cosa ti venga a galla, qualsiasi cosa la tua interiorità ti suggerisca, questa è la vera difficoltà, ma questa è la vera crescita. E tutto ciò che ti porti sulle spalle, da anni di vite e da eoni di tempo, lasciale andare. Questo è l’unico modo per poter diventare farfalla e non essere un bruco. E’ l’unico modo per volare nella libertà, la libertà di ciò che ogni mattina ti suggerisce di alzarti, di pensare, di fare e di andare. La libertà è ascoltare la tua interiorità, qualsiasi cosa ti dica, anche ciò che tu consideri male, vista da un’altra angolazione può essere la cosa più bella e più buona che ci possa essere rivolta a un altro essere umano. E ci ripetiamo nuovamente, non è facile ma a volte, molto spesso, per amore è meglio dire NO.

Sara.

C’è un libro che ti faremo mostrare. Non è da leggere, è da usare. E a seconda di quanto lo userai ti potrà nella tua solitudine aiutare a comprendere, ad aprire e a proseguire. Benediciamo te, la tua luce e la tua oscurità. Ricordati che tra pochi giorni c’è un passaggio da compiere per tutti quanti. Basterà un pensiero e una candela in quella notte, basterà un saluto o un inchino, ma ringrazia e loda la fine e l’inizio. Così sia.

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