Giovedì 09 dicembre 2010 – Ore 16.35 (Sara, Paola, S., D.).

Paola.

Per una dolce anima femminile che nasconde la sua dolcezza e la sua femminilità, per paura di essere ferita, qui giungo a te mia cara, ringraziandoti per aver accolto il nostro invito e per donare a te la saggezza che io ho avuto nella mia vita e ora giungo per donarla a chi attorno a questo tavolo viene a chiedere il perché di questa situazione di cuori solitari in cerca, in cerca, in cerca soltanto di se stessi. Perché un’anima che ritrova se stessa e trova la sua parte femminile più dolce e più profonda, non ha bisogno di cercare altro, perché il tutto arriva da se in un flusso di energia trasportata dal desiderio di ricerca, trasportata dal desiderio di essere e di dare contemporaneamente l’amore e l’affetto in questo stato di maschile e femminile, in questo stato di unione. Sono qui per dirti che l’unico motivo per il quale la tua anima ancora non ha raggiunto questo equilibrio è dato solo forse da una profonda, profonda paura inconscia di essere ferita nella tua parte più sensibile, nella tua parte più emotiva, nella tua parte più bella di te. Tu stai difendendo quella parte che ancora non conosci perché essendo la parte di te più profonda e più bella, hai paura che ti venga distorta e che ti venga in qualche modo portata via, perché ancora non conosci la forza che questa tua parte ha nel tuo modo di essere, nel tuo modo di gestire, nel tuo modo di vivere la tua femminilità.

Sara.

Nell’istante in cui la nostra soglia hai varcato, un sorriso ci ha colmato. Dovresti come noi facciamo, apprezzare e amare quella che in te è una qualità che pochi posseggono. La qualità dell’accoglienza, del sorriso rispetto a tutto ciò che puoi osservare. Ma non è il sorriso del tuo viso, non è il sorriso del tuo cuore, è la tua anima che sa apprezzare e amare senza alcun giudizio tutto ciò che incontro a lei viene. Le tue braccia aperte, con il tuo calore, come un energia di madre che sa accogliere, sa compensare, sa comprendere, sa scaldare. Sa dare un amore in certi momenti. Un amore che non sai e non comprendi da dove può arrivare. E’ quella tua capacità, quelle tua capacità che poi non sai portare altrove che poi fuori, quando ti senti in pericolo, racchiudi dentro una scatola e te ne dimentichi. Quella tua capacità, quella tua fonte inesauribile di comprensione e di non giudizio, quella mia cara, abbiamo fin da subito capito che è la tua salvezza, è la tua essenza più profonda, è la tua anima, è la tua scintilla divina. Comprendi, comprendi, come molti dovrebbero comprendere che davanti all’amore nessuna cattiveria, nessuna ferita può arrivare al tuo cuore. Davanti a quel non giudizio, davanti a quelle braccia aperte piene di calore umano, nessuno schiaffo può arrivare al tuo viso. Perché li la tua barriera è la Luce Divina. E’ persino un Dio in persona per qualcuno che si trapone, che si frappone tra te e il mondo. Ma siamo stati e siete esseri umani, pieni di paura, spaventati e tremanti. E ricordate, ricordate solamente quell’unica volta in cui quella barriera, in cui quel calore l’avevate messo da parte, quell’unica volta in cui la sofferenza è arrivata nel profondo di voi stessi e avete paura e paura che ancora e ancora, ancora il nemico vi colpisca, il nemico vi ferisca, e avete paura che quell’ultima ferita possa essere quella mortale perché l’ultima volta eravate li al limite della sopportazione, al limite della vita. Comprendiamo e oggi vogliamo noi aprire le braccia con amore e calore umano e dirvi, e dirvi che tutto dipende da voi. Non ponete le barriere della chiusura, non ponete quelle barriere fredde e invalicabili perché oltre che impedire a qualcuno di entrare, impediscono a voi di uscire. Impediscono a voi di essere, di vivere e di respirare. Ponete, ponete le barriere dell’amore come voi potete fare. E’ più difficile, è molto più difficile, ma vi farà volare. Non solo camminare o correre, vi farà volare. Mia cara, tu sai che ne sei capace, tu più di altri sai da dove puoi trarre quella fonte inesauribile, quel sentimento che non ha un nome, ma sono le braccia aperte in accoglienza di chi ha solamente bisogno di un abbraccio. Ricordati che quella è la tua arma più potente.

Paola.

Nella spirale di ascesa della tua lunga vita, avrai modo di sperimentare quella parte di te stessa che in questo contesto abbiamo appena elencato. Nella spirale di ascesa della tua vita, avrai modo di capire la grandezza della tua missione. Una missione d’amore, di comprensione e di accoglienza. Una missione nella quale potrai mettere in atto tutte queste grandi qualità che hai raggiunto attraverso esperienze di vite precedenti, e in questo contesto di vita hai scelto di mettere in pratica, di sperimentare per dare si, amore e comprensione agli altri, ma per capire soprattutto la grandezza di te stessa per una tua grande crescita di consapevolezza e di amore, prima cosa per te stessa, e poi per gli altri che attorno a te arriveranno. La tua grande disponibilità una volta che avrai abbattuto le barriere di paura, le barriere che hai messo per paura di essere ferita, perché in altri tempi lo è stato. Nel momento in cui avrai scelto di abbatterli perché ti sentirai forte e consapevole della tua essenza e del tuo essere, la tua vita sboccerà, sboccerà in una grande, in una grande, in una grande vita d’amore, di crescita e di soddisfazione per il tuo lavoro interiore. Per la tua necessità di amare e di essere amata. Nel momento in cui scoprirai questa forza, questa grande forza femminile che è in te, la tua vita sboccerà come un grande fiore a primavera e non ci sarà autunno, non ci sarà inverno, ma solo un’eterna primavera. Sei amata e sostenuta da molte energie, da molte anime e da molte energie che da sempre ti hanno seguita, da sempre ti hanno amata, e da sempre hanno sperato che tu raggiungessi questo istante per partire da cui con le armi che oggi ti sono state date per proseguire in un grande percorso d’amore, di fioritura, di apertura di cuore e di mente. E da qui il tuo viaggio di grande crescita è iniziato e con il sostegno di tutte le pure energie che ti sei conquistata, noi sappiamo che è un grande viaggio d’amore per te stessa e per l’umanità. Chiniamo a te il capo per la grandezza della tua anima. Grazie.

Sara.

Accade, accade in un istante ben preciso che le tue braccia da aperte verso il mondo si richiudono intorno al tuo corpo. Come a serrare, come a chiudere, come a dire no. Quello che oggi ti vogliamo suggerire e ti vogliamo in qualche modo, senza autorità nessuna spingerti a fare, è di osservare, semplicemente osservare cosa accade, cosa fa scattare in te quell’atteggiamento da richiudere le braccia verso l’interno. Non serve, non serve modificare nulla, serve semplicemente osservare e comprendere in maniera obiettiva, quale persona, quali persone, quale atteggiamento o quali atteggiamenti, quale situazione, quali inconvenienti fanno scattare la retromarcia, fanno in te scattare quel qualcosa per cambiare il tuo modo di porti. Quella comprensione sarà l’inizio della soluzione. Da questo istante ma forse già da prima di questo istante, anzi sicuramente da prima di questo istante, noi, noi, noi che apprezziamo farci chiamare il Canale del Cuore, siamo, saremo e siamo stati già al tuo fianco. Quando vorrai nella tua solitudine chiamaci, verremmo ad accarezzarti e a sussurrarti all’orecchio, forse da oggi ci ascolterai. Prima eravamo, prima alcuni di noi lo erano, ma non sentivi. Potrà sembrare senza senso ma qui c’è qualcuno felice di rincontrarti anche se non è corretto sapere il perché. Ti abbracciamo, ti purifichiamo, e ti ringraziamo con un amore che non è mai iniziato e mai avrà fine. Così sia.

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