Lunedì 25 giugno 2007 – pomeriggio (Paola, Sara).

Paola.

Se fossi un altro lo capiresti. Perché ascolti tutti e non il tuo cuore? Se piangi è perché ripulisci le ultime cose. Non sono io che piango, non è la Paola che piange, sono le ultime cose da buttare fuori. Non è sofferenza, perché voi umani pensate sempre che una lacrima sia una sofferenza, ma una lacrima è gioia, una lacrima è vita, una lacrima è amore e quello che tu senti dentro di te, è il mio amore che non sei abituata a sentire perché hai chiuso e io ti faccio questo per aprire, perché è ora che tu la smetta di stare male, non devi più, è finita la sofferenza. Sono le ultime cose che devi ripulire, perché dietro il tuo pianto c’è il riso, devi sorridere. Come farà quel bambino se non vede la sua nonna sorridere. Anche per questo tu hai lavorato, per lui, perché non solo lei deve essere pronta, ma anche tu. Anche tu devi essere pronta e lo sei fra poco, non preoccuparti. E tu Sara non ti preoccupare di niente. Ti è stato detto una volta che quando comperi le uova non puoi volere anche la scatola. Prova a pensare quante cose hai che non avevi e tutto questo te lo sei guadagnata con la forza, con l’amore, con la risolutezza del tuo carattere che pensi di non avere; pensi di non essere risoluta ma a tuo modo lo sei. Prova a vivere con più leggerezza quando puoi. Adesso fai fatica perché anche tu come lei avete messo, innescato un motore con così tante macchine da far andare aventi, tante ruote da far girare che è normale che ci siano questi momenti dove la tensione si abbassa, dove le energie, dove le energie non ci sono, perché troppe cose avete messo in atto, ma è giusto così. Se vi dicono che avete fretta, non ascoltate. Se avete fretta è perché avete la forza di avere questa fretta. E siate felici di avere questa forza. Perché la forza vi porta a ottenere non prima, perché niente arriva prima, tutto arriva quando deve arrivare. Voi avete messo la vostra forza perché così avevate deciso di mettere e di fare. Ascoltate si gli altri che vi danno consigli, vi dicono cosa fare, ascoltateli con il cuore. Ma quando vi dicono fermati, vai piano, non fare tutte queste cose, non ascoltateli, ascoltate solo il vostro cuore, il vostro istinto, ciò che il divino dentro di voi vi suggerisce di fare, imparate ad ascoltare quella e quella è la cosa giusta Sara. Se tu hai questa casa, te la sei meritata, se tu hai Matteo, te lo sei meritato, se tu hai questo bambino te lo sei meritato. Sii solo più serena quando puoi, e quando non sei serena, accetta, accetta di non esserlo perché è giusto così. Lavori tanto ed è giusto che tu sia stanca e a volte depressa, ma non è una depressione come gli altri pensano, è una cosa momentanea, tac, la scintilla, poi passa, viene su, tac, la scintilla, vai giù. Come faresti ad essere così felice quando sei su se qualche volta non vai giù.

Io sono l’angelo custode di tua madre. L’amo come lei non può immaginare che io l’amo. Lei a volte è triste ma tiene duro, stringe i denti e va avanti perché lei vuole essere felice per se stessa, ma vuole essere felice anche per te. Lei vuole essere serena per se stessa, ma lo vuole anche per te. Voi da tante vite siete state unite, e per tante lo sarete, e un giorno diventerete uno e assieme a voi ci saranno le nonne, il femminile, il maschile, il tutto. Siete anime che hanno sempre lottato, a volte non avete capito, ma in questa vita avete scelto di capire perché un’era così, è un era che tutti o quasi, hanno scelto di capire. E voi siete tra le prime colonne perché aiuterete molta gente. Tua madre è nata prima di te per portarti avanti. Lei ha una forza diversa dalla tua, ti ha tirato fino a qua. Ti ricordi le prime volte che Sara Manfredi ti parlava e tu dicevi che tua madre era pazza ad ascoltare queste cose. Lei le ha sempre avute dentro, e anche tu, ma tu avevi paura e lei no. E lei aveva scelto di aiutarti a non avere paura. Ed ora siete qui. Io sono fiero di te e fiero di tua madre. Mi presento al maschile perché lei così mi percepisce, ma io non sono ne maschio ne femmina, sono solo entità pura. Sono con lei da tanto tempo, e lei per tanto tempo ha desiderato sentirmi, ma ha dovuto fare tante cose prima, io c’ero ma lei prima non mi poteva sentire. Non vi spiego questo meccanismo perché non posso e perché non potreste capire. Spero Sara di aver rasserenato il tuo cuore, io spero Sara che tu abbia percepito il mio amore, perché amo lei e amo te, ma lei in modo diverso e te in modo diverso. Amo te attraverso lei. E tu non preoccuparti per lei perché lei ha una forza che nemmeno lei sa di avere. O forse inizia adesso a percepirla. Che la benedizione di Dio Padre Onnipotente scenda su di voi e su chi voi amate, e su chi voi amerete. E che la luce sia sempre presente nei vostri cuori e illumini anche la mente. Amen.

 

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Amore Divino

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