Sabato 27 novembre 2004 – ore 13,15 - (Paola, Sara).

Paola scrittura.

Ciao, si, sono la guida di Paola, sono nuova in questa famiglia, sono con Paola da poco. Lei mi vede, lei mi sente, lei sa che non sono della sua famiglia. Resterò per poco, solo per piccolo insegnamento per lei, lei cambierà molto in questo periodo perchè la sua vita è in evoluzione spirituale e materiale. Contenta? Lo so che sei contenta, Ma io amo anche Sara e io e tutti quelli che vi sono in questa casa e vicino a voi non avrebbero mai permesso a te piccola, cara, dolce e testarda di fare qualcosa che non fosse una cosa bella, positiva, dolce piena d’amore perché tu sei un po’ facilitona e non hai pazienza, vuoi tutto e subito. Questo non è vita, le cose bisogna volerle e saperle aspettare, non come fai tu. Allora ti abbiamo fatto prendere paura. Adesso per un po’ stai tranquilla. Non è successo niente, ne di bello, ne di brutto, ma tu devi imparare che la magia è anche pazienza. Capito piccola aradietta ? Sono lo zio Mario e a volte ci fai veramente ma veramente stare attenti, sia per gli incendi, che non sappiamo più da che parte soffiare per spegnerli, sia per le stupidaggini che fai. Ora chiedimi quello che vuoi. Non è un fiore, non è un tulipano come sembra a tua mamma. E’ un segno che non vuole dire niente. Ma tu credi di essere una maga provetta. Sei una principiante e come tale devi imparare e devi imparare la pazienza e capire che non puoi estrarre sangue da una rapa. Ok? Che se una persona non ha niente da dare o ti da quello che (Sara: Io non ho fatto il rito su nessuno). Lo so. Era in generale. Devi essere paziente. Lo specchio non si è rotto per caso, si è rotto per darti una calmatina. Non essere arrabbiata. Se lo specchio non rompeva tu questa mattina magari ti inventavi da fare qualcos’altro. Invece devi aspettare il risultato di una cosa prima di farne un'altra. Sei più tranquilla ? (Sara: No). Come posso fare per dirti che non c’è niente di male, che non c’è niente di sbagliato ? (Sara: Dovete aiutarmi a  sentirvi come una volta). Noi ci siamo e tu che ti sei allontanata. Ritorna a provare, anche al nonno manchi molto. Sii più serena nel tuo animo, accetta ciò che la vita ti offre ogni giorno, guardati intorno e guarda chi soffre. Non essere centrata solo su te stessa. Pensa a quanta sofferenza c’è nel mondo. Non volere che le cose che accadano subito, se non è tempo tu puoi fare tutte le magie che vuoi ma se non è giusto non serve a niente. Se è giusto puoi aiutare ma con accanimento non aiuti, devi farlo con il cuore più leggero. Noi sempre ci siamo e sempre ti siamo vicini e ti proteggiamo. Ma tu credi a volte di non aver bisogno di noi, allora noi guardiamo da lontano e aspettiamo che tu ci chiami. Rispettiamo la tua volontà. Tu vuoi il tuo nonno? Vuoi tuo zio? E noi siamo da te. Prendi in mano la penna anche ora. Prendi la tua tavoletta anche ora e noi siamo qui con amore. E poi volevo dire che quando ho detto sangue dalla rapa che se un uomo è come una rapa non può darti che succo di rapa e non quello che tu vuoi e poi ricorda che si deve accettare che uno ha da dare e quando lo vuole dare perché così è giusto e così fate tutti. E non quando volete voi che gli altri vi diano. Allora piccola maghetta? … Vorrei che tu sentissi tutto l’amore che noi riversiamo in voi è grande. Sara è grande l’amore che noi tutti abbiamo, dico per te perché tua mamma lo sente. Ed è per quello che lei sta meno male di te quando è sola. Capisci piccola mia? Ma è anche giusto perché lei ormai vecchietta è, tu mia cara hai la gioventù nel sangue e allora è giusto che sia così, ma soffermati e pensa, oppure soffermati, che bene che parlo oggi, e non pensare. Allora sentirai l’amore nostro, entrerai nel nostro giardino divino dove la nonna coltiva le erbe magiche per mettere la magia dell’amore nella tua vita, per accudire quelle anime che aspettano che la loro mamma e la loro nonna, maturino perché voi mie care siete un po’ pazzerelle. Come dire che un giorno da ovi, un giorno da latte. O sbaglio ? E allora serena voglio sentirti nel tuo cuore. Brevissima sei e bravissima sei stata. Grandi passi hai fatto. Noi lo sapevamo e non avevamo dubbi, e non abbiamo dubbi, nemmeno per il vostro futuro. State serene, tranquille e ricorda Sara che nulla di quello che ti permettiamo di fare è solo frutto della tua mente. C’è sempre qualcuno che ti suggerisce come fare, ma tieni presente che sei testona e allora a volte è un po’ fatica. A. è buono, ti vuole bene ma lui fa cose che non verrebbero benedette dal cielo e allora si è preso gioco di te perché lui gode anche sentirti inferiore a lui. Sai perché? Perché il male è inferiore al bene. Tu sei bene, lui un po’ meno. Allora ha goduto del tuo star male. Ma con questo non voglio dire che lui non ti vuole bene. Ma però è un po’ geloso di quello che tu fai perché si rende conto, essendo persona molto intelligente, che è meglio il tuo lavoro del suo però ognuno ha il libero arbitrio. La casa arriverà. State serene, arriveranno i soldi, arriveranno gli uomini e poi cosa volete ancora? Il Pasticcio si mangerà in compagnia e anche le torte, i datteri, il mandorlato. (Sara: Basta che mi viene fame). Sei stata tu a chiamare tuo zio, non sono stato io a chiamare te e io ti ho portato l’amore nel cuore. Ti ho portato la serenità, ti ho portato tutto ciò che tu volevi, ti ho portato la serenità, la pace, l’amore. E ti ho portato sentimenti che non si possono tramutare in parole perché i sentimenti non hanno parola, i sentimenti non hanno voce, i sentimenti bisogna imparare ad ascoltarli con il cuore. Io tesoro mio tutto questo ti ho portato.

 

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