Venerdì 14
giugno 2002 – (Sara, V.).
Siamo in molti questa sera e molti vorrebbero parlare, ma c’è grande protezione
perché forti sono le spalle di questo cerchio. Vi sentite persi, sconfitti e
tristi ma non sapete che in questo breve periodo di silenzio grandi cose sono
accadute. Siamo qui per ricordarvi che giusta è la strada, giusta è la via. Sono
Paolo, si, sono io. Cambiata è la mia energia, cambiata è la mia visione delle
vostre vite e della mia gloria. La tua guida V. è con te, ti segue e ti
protegge, non sei mai solo, mai lo sei. Difficile è la tua strada in questo
momento, grandi sassi ci sono sul tuo cammino e le spine trafiggono i tuoi arti.
E’ un pezzo di strada dovuto e faticoso e non pensare mai che nessuno ti
capisce, forse mai come ora siamo in tanti ad aiutarti, a starti vicino, a
sorreggerti e ad eliminare dove possiamo ferite e dolori, intoppi e persone che
non vanno, ma tutto ciò è dovuto. Cosa devi fare tu chiedi. Lo so. Allora, sei
su una strada, stai camminando, alla tua destra e alla tua sinistra ci sono
cespugli pieni di spine, tu fai fatica a camminare, le gambe sono ferite e
doloranti. Il sangue alle volte scorre sul tuo corpo, i sassi per terra, i piedi
ti dolgono e tu devi andare avanti, non puoi tornare indietro, non puoi
fermarti, non puoi andare avanti, cosa puoi fare per sentire meno dolore,
potresti correre talmente veloce sperando che le spine finiscano al più presto.
Ma se corri immagina il male dei tuoi piedi e immagina quelle spine che sfregano
con violenza sul tuo corpo, oppure potresti rallentare ed evitare spina dopo
spina, guardare i sassi e mettere i piedi dove il sasso è meno grande. Forse in
questo modo la strada sarà più lunga, ma tu potresti imparare ad evitare le
spine e potresti mantenere le tue poche forze. Questo ti può aiutare, lo so
cos’hai pensato e tu sai che io faccio fatica a seguire quel tuo pensiero ma non
pensi che quando le spine saranno finite e quando la strada tornerà asfaltata
quello che ora è il tuo problema non sarà più un problema ? La soluzione per la
tua anima è la soluzione per la tua vita e quando tu la lezione avrai imparato
tutto ciò che vuoi, tutto ciò che ora è ansia è pesantezza è insonnia, svanirà e
non sarà più un problema. (V.: Io volevo chiedere il rapporto che ho
con il denaro perchè è così difficile ?). Ascolta la storia che ti
ho raccontato. Più ti impegni più corri e più ti ossessioni e più ti fai del
male. Calma un passo alla volta, se tu ralenti puoi guardare, notare
leggermente, hai troppa fretta di andare fuori lo so, lo so. Dovresti provare a
fare in un giorno la metà di ciò che fai, la metà. Ti assicuro che lo faresti in
maniera diversa e tu dici ma ci sono problemi, lasciali andare. Hai mai pensato
se non lo risolvo io può darsi che si risolva da solo? Tu prova a rallentare,
anche quando cammini , semplicemente quando cammini per strada, vai più piano,
quando vai in macchina vai più piano, quando mangi, mangia più piano. Pensa più
piano, fai tutto più lentamente. C’è una massa di energie troppo pesante e tu
correndo non fai in modo che si tranquillizzi. (V.: Quindi è la mia
corsa il problema?). Si. Non è una cosa terrena, è la tua lezione.
V. non è una cosa terrena e futile, è una tua grande lezione di vita. Ricorda
questo. (V.: Scusa per la domanda terrena, ma domani devo andare a
vedere questa casa devo comperarla o no). V., calma, come fai a
decidere prima di averla vista, fai un passo alla volta. Non puoi, non puoi
decidere prima di averla vista, non puoi decidere che passo farai domani se oggi
non lo farai. Immagina quella strada, adesso ti fermi alzi lo sguardo e in
lontananza vedi un sasso grande grande grande e appuntito e tu dici cazzarola
come farò ad arrivare là, come farò a superarlo. E ora ti preoccupi per quel
sasso. Arriva vicino al sasso e scopri, scopri cosa puoi fare solo allora.
(V.: Ho la sensazione che preoccupandomi troppo dei miei problemi
non riesco nemmeno ad aiutare gli altri). Devi trovare il tuo
equilibrio.
Scusami. Non ti preoccupare, tutto andrà bene. (V.: Chi sei?).
Sono nuovo. (V.: Come ti chiami ?) Non chiederlo. Si,
Dio mi manda. Scusatemi, ma dovevo entrare. Avevo bisogno di parlare. Sono
venuto solo per dire, pregate per me. È difficile, ho visto la luce e ho bisogno
d’aiuto. (V.: Cosa possiamo fare?). Già state facendo.
Amore sento nei vostri cuori e mai nessuno è stato così grande con me.
(V.: Sei un anima che è stata incarnata?). Si.
(V.: Hai lasciato qualcosa in sospeso qua?). Non ho saputo capire
l’amore. Imparate, non fate come me. (V.: Ti incarnerai presto
però?). No. Devo capire molte cose e voglio incontrare Dio prima
perché lui mi sta guarendo. Posso tornare? (V.: Certo quando vuoi,
però datti un nome). Sono un amico. Pregate per me.
Eccomi a voi. (V.: Chi sei?). Sono colui che davanti a
quella porta fa ciò che ha promesso. Sono l’anima dalla veste bianca. V. la mia
mano si posa sul tuo capo. Chiudi gli occhi. Stai tranquillo il Signore è con te
e benedetto è il suo sangue che insieme al tuo ti dona vita. Il Signore è al tuo
fianco insieme alla tua guida, insieme ad angeli e anime che ti aiutano. Sei
circondato dalla luce del Signore che tu non vedi. Sei nella gloria di Dio
perché grande uomo sarai quando avrai capito questa lezione. Siamo tutti con te
e con te felici del tuo stato perché tutto ciò porterà nella tua vita una grande
rinascita, una grande luce e un grande uomo. Era il momento di maturare,
crescere e questa è la strada che ti porterà alla gloria della tua anima.
Ascoltaci e non vivere da solo i tuoi problemi, ci siamo, chiedi il nostro aiuto
momento dopo momento vedrai insieme riusciremo a capire meglio come avevamo
deciso. Sono l’anima dalla veste bianca e mai nessuno che non è giusto che
entri, entrerà da quella porta, qualsiasi sia il motivo della sua entrata. Un
dono questa sera porto a colei che parla e metto questo dono nella sua destra
mano, destra mano. Perché la sinistra è quella del cuore e con la sinistra deve
ricevere mentre con la destra deve dare. E chiedo a lei di mettere quella mano
in ogni posto, in ogni luogo, in ogni anima dove vede una macchia nera. Io
dirigerò la sua mano e io la toglierò quando sarà giusto toglierla, mia
prediletta ciò che tu vedi oltre i corpi, oltre le barriere dello spazio e del
tempo, oltre le parole oltre le paure, oltre le maschere di questo mondo, non è
finzione, è ciò che è la loro anima, ricorda. E non chiedere più, non
permetterti più di chiedere al Signore di toglierti i tuoi doni, potresti
pentirti di questo. Questo non mi è piaciuto, qualsiasi sia il motivo. Continua
a vivere, a parlare con il cuore, ad amare quello che oltre tu sai sentire e io
ti prometto, ti prometto il mio giorno, il tuo giorno, la tua festa il mio dono.
(V.: Qualcuno che fa parte del cerchio ha bisogno di noi ? La
Paola?) Quando tornerà ci ritroveremo. Lo stesso giorno. La sera.
E c’è una persona, un’amica cara che a noi pensa questa sera e che qui voleva
venire, invitatela la prossima volta, invitatela. (V.: Io non so chi
è). Noi si. Sarà qui e dite lei che siamo felici di riceverla
nuovamente. Dite lei che giusta è la strada, giusta è la via e che nel suo cuore
una rosa blu sboccerà. Sono l’anima dalla veste bianca e vi lascio, vi Benedico
nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, benedico questa casa, le
sue mura, la sua energia e donerò luce a tutti coloro che varcheranno la mia
porta, bacerò le loro fronti, toccherò i loro cuori e calmerò le loro paure e se
qualcuno fugge da qui ricordati è perché io li faccio sentire l’amore di cui
loro hanno paura. Ma vedi tornano, tornano perché la luce di Dio li può
abbagliare, ma una volta che l’hai vista non riesci a rimanere al buio. Siate
gloria nel mondo, siate pace e amore, e amatevi da buoni fratelli. Amen.
(V.: C’è un cosa che devo chiedere per una persona.) Dimmi.
(V.: Questo uomo è malato. Io avrei la cura da dargli, posso fare
qualcosa per lui? Gli mando i prodotti?). Si. Sono Paolo ora. Devi
dargli la cura che tu sai. (V.: E l’O.?) No. Dagli la
cura. (V.: Migliorerà?). No. (V.: E’
karmico quello che ha?). No, tu dagli la cura, dagli la cura.
(V.: Sua figlia devo portarla qui?). Non ora, non ora.
Lui non vuole guarire e non lo farà. Al momento non vuole ma tu dagli la cura.
Fallo per favore. Ti saluto.
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