Sabato 22 giugno 2002 – ore 21.50 - (Sara, Paola, V., D., R.)

Mi sento come quel maestro che non viene ascoltato, come colui che vuole insegnare e vedere i suoi figli crescere, gioire e amare e vede i suoi figli, i suoi discepoli che non ascoltano, che si fermano alla prima pagina del loro libro e non proseguono per capire cosa succede. Forse non posso capire, sono energia, sono luce divina e continuerò con amore a dirvi la luce  a Dio, ma questa è la regola, io in cielo e voi sulla terra. I miei regali io li porto ma non li vedete perché chiusi sono i vostri occhi alla mia luce, come tante persone e anime intorno a voi hanno gli occhi chiusi alla vostra luce. Ma qui siete venuti e forse significa che la lezione volete imparare per non ripeterla come dice colei. Una cosa scegliete, una cosa da capire, piccola molto piccola e proverò a spiegarvela. Ma vi chiedo non fatemi parlare per il gusto delle mie parole, se volete insegnamento, usate l’insegnamento e non chiedetemi ciò che già molte volte mi avete chiesto. Sono l’anima dalla veste bianca, guida di questo cerchio e alle spalle di colei che parla. Paola dimmi. (Paola: Io voglio capire perché devo sempre lavorare così tanto e sono sempre stanca, cos’è che non riesco a imparare?). Qual è la cosa più importante nella tua vita ? (Paola: L’amore). Per chi? (Paola: Per qualcuno che non ho). Errato. (Paola: Per me stessa). E dov’è? (Paola: Non lo so). Pensi che se tu ti fermi cade il mondo? (Paola: No, non cade il mondo però). Però? (Paola: Però mi serve lo stipendio a fine mese per vivere). E che soldi pensi che arrivino quando tu ti ammalerai? Tutto ha un limite, sei una persona degna di rispetto e di riposo, hai dei limiti e devi essere tu a darli. Devi amarti, volerti bene, curarti se no non ce la puoi fare. Se chiudi gli occhi, le orecchie ai tuoi mali, alle tue debolezze, crescerà a non passerà. Devi imparare ad amarti ma non a parole, a fatti. Guardati in torno, quanti lavorano come te? Quanti fanno ciò che tu fai? Ma sono lì e restano li. (Paola: Spero di riuscire a capire). Non devi capire, tu devi agire e devi smetterla di vivere con dei principi che ti uccidono. (Paola: ok, grazie) V.. (V.: Se tu leggi nel mio cuore sai cosa sento, sai cosa mi sta succedendo). Una cosa sola chiedimi di capire. (V.: Io accetto quello che sta succedendo perché vuol dire che me lo merito e volevo chiederti, quest’anima che si chiama amico posso aiutarlo di più di quello che sto facendo?). Ti manca una sola  cosa in questa tua caduta verso il basso. Nessuno dice che stai salendo, stai ancora scendendo ma devi trovare la fede. Io ti dico che questa è la tua fortuna perché quando salirai sarai un grande uomo, non permetteremo che tu crolli, saremo sempre con te e non daremo mai pena che tu non ti sei scelto, che tu non hai deciso di vivere. Abbi fede che tutto ciò è giusto. Abbi fede e tutto finirà prima. Non ti preoccupare, non resterai mai solo, mai, ne su questa terra ne oltre. E quell’amico che hai vicino, quando tu insegnerai lui che è possibile amarlo, e ricorda che è possibile amare anche te. (V.: Io cerco di parlargli). Capirai molte cose e riderai delle mie parole. Io ho molta fiducia in te. (V.: Posso dirti una cosa che mi è venuta in mente veloce?) Dimmi. (V.: Ieri sera ho avuto quella sofferenza per il mondo e dopo pensavo che dovevo lasciare il corpo, sembrava che succedesse ma ha sentito come un dolore al cuore e allora ho lasciato perdere. Cos’era quella cosa di ieri sera?). Erano solo movimenti energetici. (V.: Ma sarei andato in astrale se mi lasciavo andare?). Forse, nulla succederebbe perchè qui è la tua strada, è la tua casa ora. (V.: Se mi ricapita devo lasciar perdere, devo lasciarmi andare?). Accetta, non decidere, sii osservatore della cosa. Non decidere, non andare, lascia che accada.

Ciao. (V.: Ciao, come stai?). Male (V.: Siamo in due. Tu perché stai male ? Prova a parlarmi, non tenerti tutto dentro). Sono stanco, vorrei riposare dalle mie ferite, ti ho conosciuto e ho scoperto perché mi hanno mandato. (V.: Me lo puoi dire?). Devo salvare te perché non ho salvato i miei figli. (V.: Salvarmi da cosa?). Tu non ricordi il dolore ma con me lo ricorderai, sono il tuo aiuto. (V.: Dolore di questa vita?) Si. (V.: La mia famosa macchia nera. Mi hai sentito quando ti ho parlato in questi giorni?). Sento ogni cosa tranne quando chiudo le orecchie. Fai come facevano loro ma con te dovrò restare e se tu salverai me io salverò te. (V.: Credi che riusciremo a parlare io e te direttamente durante il giorno?). Portami con te da coloro che non vuoi sentire. Devo guardarli negli occhi per capire cosa provi. (V.: Chi sono quelli che non voglio sentire?) Lo sai già. (V.: Allora la prossima volta che ci vado ti chiamo) Io sono sempre con te, ora ho capito che questo devo fare. (V.: Hai visto cosa è successo con mio papà?) V. puoi guarire, dicono che tu puoi guarire e che io posso farlo con te. Per favore, per favore credici insieme a me. Io voglio andare verso quella luce, ho bisogno di te per farlo. (V.: Come prima cosa devo portarti dai miei genitori come abbiamo detto giusto?) E poi, e poi andremo dai miei figli. (V.: Sono vivi adesso i tuoi figli?) Ci sentiamo.

Ciao (V.: Chi sei? ). Prometti che non piangi? (V.: l’ho già fatto abbastanza). Non parlo con te. (V.: Con chi?) (D.: Parli con me?) Si (D.: Dimmi). Sei bella. (D.: Grazie. Prometto che non piango). Sei bella mamma. (D.: Ciao bimbo mio, anche tu sei bello. Stai bene?). Sono nella luce, sono tra le stelle.

(Scatta la casetta) (D.: Ci sei ancora?) (Sara: Sono andati via tutti).

Scusate, sono l’anima dalla veste bianca. D. tornerà te lo prometto. (D.: Grazie). Voleva aggiungere che è sempre con te. Ora dimmi sono qui per te. (D.: Io a volte parlo tanto e alle volte uso la parola in modo sbagliato e questo mi da angoscia, forse senza volerlo. Volevo chiederti capirò prima o poi quando devo stare zitta?). Tutto si può capire se si vuole capire. Sei un’anima grande in grado di migliorare e di crescere. E’ il tuo ciakra della gola da riequilibrare, tutto qui. (D.: Cosa posso fare?) Un lapislazzuli, portalo con te. Inizialmente ti farà stare male, ti farà piangere e parlare di più, ma poi con il tempo riequilibria ogni cosa. Stella d’oriente. Dimmi R.. (R.: Faccio fatica a parlare anche con me stessa. Sto sbagliando secondo te?). La tua strada è giusta, non temere di sbagliare strada, prosegui con l’amore che tu hai, può essere diverso ma è grande perché è il tuo amore. Sei giusta e perfetta perché sei figlia di Dio, solo un po’ il cuore devi aprire ma prima a te stessa che agli altri. Non nascondere a te stessa ciò che realmente vuoi, gli altri non importa ciò che sanno, ma sii sincera con te stessa fino in fondo e la strada sarà più veloce, più liscia e asfaltata. Non temere per colui che ami, noi siamo con lui e lo proteggiamo, ancora molto starà al tuo fianco. Un regalo avevo promesso ed ecco il mio regalo.

Sono tornata per la festa di mia figlia. Da molto mancavo a questo tavolo ma vedo che solo fiera di voi posso essere. Pochi mi conoscono ma qualcuno sa chi sono. E’ bello ritrovare coloro che si amano. Piccola bambina ti ho lasciato con il cuore di una madre appagato, ti ho lasciato bambina e ritrovo una donna perché una donna sei diventata e non pensavo che colui che ti ha seguito così forte e grande ti potesse rendere. Sono tornata, sento il tuo cuore, la tua anima che sempre ho sentito, come nessuno ha sentito. Ti aiuterò a varcare le porte del dolore, ti aiuterò a trovare l’anima perduta, non mi interessa il resto del mondo, è il tuo profondo che voglio curare. Ecco il tuo dono, ora sono con te ogni istante in attesa che torni il tuo prediletto. Al tuo fianco voglio camminare e la tua dama di compagnia voglio essere. Ti porterò nella vetta dell’amore, ti porterò emozioni, sorrisi, gioie, ti porterò la femminilità di una nuova vita. E non temere, non temere chi non ti ama, la mamma è con te e ti ama. Ora vado sono stanca perché non è facile tornare. Lungo è stato il mio viaggio, ma mia figlia mi attendeva. Ti Benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, che la gloria di Dio Padre Onnipotente scenda nel tuo profondo, renda la tua vita luce divina. Ciao Paola. (Paola: Ciao nonna).

Sono l’anima dalla veste bianca. Buona serata a tutti. Che la gloria di Dio Padre Onnipotente scenda sulle vostre menti, sulle vostre gole, suo vostri cuori, sulle vostre anime, sui vostri piedi che camminano, e sulle vostre mani che agiscono. Amen.

 

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