Sabato 18 maggio
2002 – Sara, Paola, V..
V. chi sono? (V.: Erzegan). NO, ascolta e sorprenditi.
Non mi sono fatto riconoscere questa volta. (V.: Mario)
Bravo. (V.: Stai bene?). Si, ti ringrazio. Senti la
mia energia? (V.: Nel cuore questa volta). Senti
quanto più Dio è vicino a me? (V.: Sei cambiato). Non
batterò mai più la mano, non ho bisogno, ho una forza diversa. E’ ancora lontana
ma ho compiuto ciò che dovevo compiere e sono commosso per la vastità che ho
visto, per la grandezza che il Signore mi ha mostrato, ora la strada è spianata
e le cose accadranno. Riprendo la mia spada e al vostro fianco torno a
camminare. Non preoccuparti la tua forza non sta nella mia spada, ma nella luce
che c’è nella tua anima. Meglio che tenga io quella spada perché arrivano a me
coloro da combattere e non a te, mia piccola regina. Andrà meglio ogni cosa ora
che sono tornato. Io difenderò i tuoi muri i tuoi spazzi il tuo cuore. Ti
ringrazio amico per le preghiere e i pensieri a me rivolti, ero lontano ma
vicino a te. Sei luce stella per noi. Vi lascio devo riposare.
I passi che farai domani non farai da sola. Ora che è tornato il nostro
protettore ti posso parlare. Lo so, non serve chi io dica chi sono come dice
colei. Sono un’anima, sono parte di Dio, sono colei che fu, fu tante volte, come
voi foste tante volte. La mano sorreggerò domani e i tuoi passi saranno fatti su
una nuvola d’amore. Non temere nulla, nemmeno la tristezza il dolore e la paura,
e quando proverai qualcosa che non sia gioia accetta quel sentimento fino in
fondo, sarai sorretta dalle mie braccia, stella mia. Non avere paura di essere
ciò che sei fino in fondo. Sarò con te ogni passo. (Paola: Grazie).
Unite i palmi.
V. sono pronto a tutto ciò che vuoi chiedermi. (V.: La R., quella
persona dalla quale mi hai mandato, dove io ho capito il mio posto anche qui. E
una strada che secondo te devo seguire?). Pensa un attimo. Ti ho
mai detto per sempre qui devi venire? (V.: No). Chi ha
deciso che qui è la tua strada? (V.: Io). E allora.
Scegli tu. Non sbaglierai. Hai detto tu, ogni strada è quella giusta. Una cosa
voglio dirti. Quando io ti ho detto fermati e ascoltati non è per farti capire
le verità di un mondo superiore a te, hai una vita da vivere non dimenticare.
Non fare troppi cerchi per scordare i tuoi problemi. Ci sono e sono primari
nella tua vita. Sei terreno e devi vivere con il cuore, non scappare. Attenzione
a questo. Questo non vuol dire che tu non debba andare. Sentirai tu quando è
giusto e quando non è giusto. Tu sai capire non chiedere. (V.:
Questo cristallo che ho davanti, io sentivo che dovevo portarlo qui o dovevo
usarlo). Ti chiediamo di lasciarlo dov’è, almeno fino alla
prossima volta. Lascialo nel canale insieme alla sorella. Lasciali lì,
lavoreremo noi con loro. Molti si aggiungeranno. (V.: Posso
chiederti una cosa?). Dimmi. (V.: La mia macchia nera).
E’ salita. Dimmi. (V.: In che senso?). E’ salita, è meno
profonda di prima. (V.: E’ una cosa che deriva da qualcosa che io ho
fatto o da qualcosa che ho ricevuto?). Hai vissuta indirettamente
e hai vissuta non percependo la situazione nella giusta maniera. Gli occhi di un
bambino non possono capire. (V.: Sto facendo meditazione anche se
sto facendo fatica). Non arriverai a capire da solo, ricorda.
Chiedi a lei. (V.: Alla R.?). Si. (V.:
Ogni tanto ti chiamo sai quando sono nei guai). Non serve che tu
lo dica. Sei pronto per il tuo dono. Otto battiti mancano e qui ti rivoglio nel
giorno della tua festa. E questa volta è lei a sorridere per te. Una cosa ora
deve accadere dalla prossima volta, prima di parlare, bisogna fare meditazione
insieme. Una persona di questo cerchio, sarà lei a sentire che è la giusta
persona. Dovrà con la sua voce seguire gli altri, seguirli in un campo di luce,
portarli in un campo di fiori di luce e di anime, dove purificherete le vostre
menti i vostri corpi, e l’ambiente, immaginate la luce intorno a voi e
ricaricatevi come una voce vi guida. Dobbiamo migliorare e diventare grandi. E’
vero, noi siamo piccole guide, non siamo luce eterna, ricorda V., non siamo
anime pure. Siamo un punto di luce nel buio, ma per fortuna che c’è quel punto
di luce nel buio altrimenti chi vedrebbe mai l’uscita. Porteremo tutti noi da
lei, andremo uno dopo l’altro e ascolteremo ciò che tu hai ascoltato. Ma non
faremo ciò che fa lei perché scelta diversa abbiamo fatto, ma cose deve
insegnarci per aprire le porte alla moltitudine di anime che hanno bisogno. Noi
vogliamo, noi qui vogliamo insegnarvi a vivere. Tu prima dici, anche quel uomo
con il male nel cuore è una lezione. Questo vogliamo insegnare, vogliamo
insegnare che l’amore è ovunque. E noi costruiamo la nostra strada e la nostra
vita e che quando un pugnale ci trafigge il cuore forse è un dono di Dio. Alle
piccole e perdute anime vogliamo dire questo. A color che mai nessuno ha detto,
non sei solo, non cammini da solo. V.. Chiedo scusa se a te mi rivolgo per
chiederti cose, ma sei il punto forte in questo periodo. Per la vita terrena tra
una settimana sarà la tua festa. Lo so, non ti piace festeggiare. Ma io ti
chiedo, io lo farei ma non posso, tu fallo, invita qui colui che non vuole
essere. Grazie. Vi Benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo,
e sono felice perché la strada è sempre meno faticosa per le mie stelle, Amen.
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