Sabato 04 maggio 2002 – ore 21 - (Sara, Paola,V.).

Ora vi chiedo di chiudere gli occhi un istante e nel silenzio ascoltare. Non parlerò per voce di colei, ma hai vostri cuori voglio far sentire ciò che provo. Sono Paolo e vi ringrazio per ascoltare ciò che ho da dire. Mario è partito, è lontano ma tutto sta procedendo per la giusta via, per la giusta strada. Ogni pezzo del mio grande puzzle è al giusto posto e ogni pezzo è un pezzo delle vostre vite. V., mio piccolo indifeso essere umano. Lo so, non serve che tu dica o che tu chieda. Un giorno dissi. Grande è l’anima che è al tuo fianco, e grande è la sua anima. Strada avete fatto insieme, strade ancora avrete insieme, ma tu sai, tu sai cosa c’è nel tuo cuore, nel tuo profondo e io una sola cosa voglio dirti, vai ancora più in fondo. Tu non stai vedendo le cose per quello che sono nella sua totale realtà, nella tua totale realtà. Confido in te perché giusta è la tua strada, giusto dove sei, giusto è ciò che sta accadendo. Fermati e guarda le cose dall’alto, accetta ciò che accade. È la via che ti porterà a qualcosa di grande. Spero tu abbia la fede per credere in questo, non è facile e ti aiutiamo. Chiamami, parlami e cercherò insieme a colui che segue il tuo cammino di essere lì per sorreggere il tuo nulla, la tua mente, il tuo cuore. Perché la salita è difficile, la salita, ma porta in vetta e la tua vetta non è distante. Prega, una semplice preghiera, prega e vedrai che ti tranquillizzi. Ti Benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, la pace scenderà su di te. Incontrerai una voce, due occhi, un’anima, ricordati ascoltalo non parlare. (V.: E’ l’anima di una persona incarnata?). Si. Quando arriva, quando arriva colui che alla tua destra siederà, parla poco e ascolta. Solo ascoltando poi potrai dire, so chi sei, perché lui ha bisogno di sentirsi dire, ti aspettavo. (V.: E’ un uomo ?). E’ già qui e tu lo sai. Domani sarà grande festa anche se per noi già la festa è cominciata. Ma siate calmi, voi vedete una luce che altri non vedono. Dimmi. Che c’è V.. (V.: E’ una donna quella che siederà alla mia destra?). Io parlo del quarto, non della quinta. E’ sempre la tua destra. Un messaggio c’è, un messaggio con un nome ben preciso. E’ antico, molto antico, quando un altro era il mio tavolo. Non è stato trovato, ma c’è là in mezzo alle mie carte, ai miei libri. Bisogna trovarlo perché è il messaggio per lui. C’è un vecchio messaggio mai capito, mai compreso perché nome strano è stato scritto che non centrava, non esisteva. Claudio è il nome e da trovare è quell’antico messaggio. Quando il mio tavolo non era questo tavolo. Non sarà facile ma c’è. Ora vi Benedico, vi saluto. Dolce e serena sarà la vostra notte e domani ci risentiremo. Vi Benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, Amen.

 

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