Domenica 16
giugno 2002 – Sara, Paola, V..
E’ tempo di grandi passi e io anima dalla
veste bianca al vostro seguito camminerò. Grandi anime dovete diventare perché
grande è il compito che avete scelto. V. hai visto ciò che dicevo, ma ancora la
fiducia non hai. Ti è stato dato un premio ma non credevi che potesse accadere,
devi avere più fede in ciò che chiedi. Sei figlio del Signore e un padre non si
permetterebbe mai di mandare ad un figlio amato e adorato ciò che lui chiede se
veramente è per il suo bene. Credi che diamo lì e che possiamo fare e credi che
se ciò che chiedi non avviene è solo per il tuo bene. Questo devi capire, giusta
è la strada, giusta è la via, mettitelo in testa. E ricorda coloro che hanno il
tempo e le energie per fare altro per viaggiare altrove con la loro anima, per
aiutare, amare, sorridere, e fare tutto ciò che tu vorresti fare, non è perché
non hanno lezioni da imparare, ma perché già le hanno imparate.Perché vedo nella
tua anima la tristezza? Paola a te sto parlando. (Paola: Non lo so.
Perché via da casa mi sono sentita sola. Perché mi sento sola in mezzo alla
gente. Perché sento il bisogno di una persona che mi voglia bene).
Tu segui la tua strada, non sentire per gli altri,
non serve. E se vuoi qualcuno da amare, inizia ad amare. Anche coloro che fuori
dalla tua casa. Tu ami solo coloro che sei sicura non possano farti soffrire, ma
coloro che hanno una veste che possono forse darti amore tu chiudi la porta.
Cerchi, continui a cercare e quando trovi ti volti e scappi. Dimmi che non è
così. (Paola: Si è così). Devi solo rischiare e capire
quando stai scappando, e quando stai scappando voltati, torna indietro e
rischia, potrebbe non essere ma ti rafforzerà. (V.: Mario come sta?).
Mi hanno parlato di lui. (V.: Chi sei?). MI hai detto
che potevo tornare. (V.: Ciao). Perché, perché. Perché
mi amate. (Paola: Non c’è un motivo perché si ama, si ama e basta.
Accetta il nostro amore). Dicono che dovevo venire ma mi fate
paura. (Paola: Ti vogliamo bene non devi avere paura).
Non conosco un amore che non voglia il mio, solo Dio lo da. (Paola:
Ma ognuno di noi ha dentro una parte di Dio). Non io
(Paola: No, anche in te, altrimenti non saresti qui). Tu non mi
piaci. Non amarmi (Paola: Io ti amo lo stesso).
(V.: Dicevi che andavi a vedere Dio, sei riuscito?). Tu
l’hai mai visto? (V.: Io no). (Paola; Io
lo vedo in te lo sento in te). Stai zitta, per favore.
(Paola: Scusa). (V.: Hai idea di dove sei tu
adesso?). Non sono in un corpo, sono trapassato, ci ho messo molto
a capirlo, ma adesso so che sono nella dimensione degli spiriti.
(V.: Ci sono altri spiriti come te lì?). Si, c’è molta luce
intorno a me. (V.: Parli con loro?). Mi aiutano e
dicono cosa devo fare, hanno pazienza con me. Sono stanco perché è difficile.
(V.: Pensa che anche noi saremo lì dove sei te). No,
io non credevo in ciò che tu credi, io non sapevo che ci sarebbe stato più amore
dopo. (V.: ti ricordi cosa eri nella vita precedente?).
Non voglio dirlo. (V.: Intanto inizia a perdonarti).
Difficile perdonare un padre che non sa amare i suoi figli. (V. :
Qualsiasi cosa tu abbia fatto, comunque è un esperienza che dovevi fare).
Lo dicono anche loro. Posso, posso stare con te domani. (V.: Si, non
so se riuscirò a sentirti però). Quando non mi vorrai più, me ne
andrò. Verrò con te. (V.: A me piacerebbe darti un nome).
Sono un amico. Per favore. Ciao. Scusami se non ti faccio parlare ma mi mette
ansia la tua voce. Ma grazie per amarmi.
(V.: Mario dove sei?). Eccolo. Stavo vedendo se mi
sentivi. Dimmi. (V.: Stai meglio dalla voce vero?).
Certo. (V.: Eri tanto stanco la volta scorsa). Stiamo
tutti bene, forse in silenzio ma lavoriamo perché ciò che vi aspetta voi non lo
sapete perché grandi passi state facendo tutti insieme. Ora però è il momento di
aprire un’altra porta, una porta dal cielo come avete visto si è aperta e non
sarà l’unico ad arrivare, ora si ricomincia a parlare. Un giorno di questa
settimana, un giorno con la R, scegliete voi. No, nuove persone da questa parte
devono entrare, chiamate la quinta e colei che vuole venire. Fate in modo che
anime ci siano a questo tavolo perché è il momento di far sentire la nostra
crescita. Per assurdo chiunque può venire, nulla dovete fare. (V.:
Sono lontano quei due di Milano?). Nella festa di colei che parla,
uno arriverà. E poi arriveremo noi. Sarà stanca perché molto parlerà in queste
settimane la nostra voce. Lasciate tranquilla la sua anima, lasciatela riposare
perché si deve preparare per ciò che per lei sarà un grande pianto, ciò che non
vorrà vedere sarà messo davanti ai suoi occhi. V. chiedimi ciò che non hai
capito. E’ importante che tu capisca. (V. :Mi sento bene con quello
che è il programma delle nostre anime, ma mi sento molto male con i miei
problemi di soldi). Ti hanno spiegato, non è compito mio questo.
(V.: Se io devo fare qualcosa a livello spirituale che non ho
capito). La cura per quella persona. (V.: La cura che
ho nella testa è giusta?) Si. (V.: Io penso che la
figlia sarà la persona che verrà qui). Dai la cura. Paola. Dimmi
tu. (Paola: Non so cosa dirti. Credevo di fare chiarezza in questi
giorni ma non ci sono riuscita). Paola, così non può continuare,
non è la tua anima, non è il tuo cuore, non è la tua mente, è il tuo corpo che
ha bisogno di aiuto. Non ti basta ciò che ti hanno dato. Devi trovare qualcuno
che ti dia di più. Anche nello stesso luogo, ma con più cura e attenzione a ciò
che ti manca, così non puoi andare avanti, hai bisogno di sostegno per il tuo
corpo, per le tue cellule. Se non lo farai sarà più difficile affrontare gli
avvenimenti futuri. (Paola: Ma sempre lì dall’erborista?).
Anche. Non badare al denaro, ti manderemo ciò che ti serve per curarti. Non c’è
nulla che non va, è solo una carenza del tuo corpo, dei tuoi ormoni, e fa si che
tutto il resto sia nebbia per te. (Paola: Allora dovei fare il test
come ha fatto la Sara). Certo. Ma presto molto presto. Il mare ti
ha tolto le poche energie che hai e noi abbiamo fretta di far accadere
avvenimenti e tu devi essere forte. (Paola: Va bene).
Non pensare di tirare fuori la tua forza a questo punto, non sei tu che devi
farlo, devi solo metterti nelle mani di qualcuno. (Paolo: Grazie.
Che bella Mario la tua bambina.). La mia prediletta.
(Paola: Succhia il dito come lo succhiavi tu). Io sorrido perché
sarà portatrice della mia voce. Perché sarà per coloro che non credono dono
divino, perché lei avrà orecchie che sentono ciò che pochi sentono.
Perché fate questo? (V.: Chi sei?). Rispondi prima tu.
(V.: Perché sentiamo di doverlo fare, sentiamo di dover crescere e
di aiutare gli altri a crescere). (Paola: E tu chi sei?). Un
curioso. Ma tu … devo andare.
Sono Paolo, vi Benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Che
la gloria di Dio scenda su di voi. Non preoccupatevi mai per ciò che accade,
tutto ciò che succede è protetto da me, mai niente di male accadrà. Noi portiamo
coloro che hanno bisogno, come voi portate coloro che hanno bisogno. Continuate
così. Mia adorata, accarezzo la tua anima, bacio il tuo cuore, sfioro i tuoi
mali. Perché sei triste quando ritornano coloro che tu ami? Hai capito che è la
tua strada questa, hai ciò che vuoi, che hai voluto e che vorrai, ciò che stai
vivendo. Ti porterà a ciò che ancora più grande tu desideri. Ti dissi, non sarà
sotto l’albero di quest’anno il tuo dono, ma quest’anno non potrei ripetere la
stessa frase perché il tuo grande dono sarà e perché il Natale sarà festa nuova.
Faremo muovere i tuoi piedi nella giusta direzione, ti faremo scegliere il
giusto numero, la giusta via, la giusta strada. E non pensare che le macchie
nere siano più grandi dell’anima e del cuore di coloro che tu vedi oltre. Sono
tutto uno, come in te c’è l’uno e l’altro, ma usa le tue mani per dare pace e
amore a coloro che a te ritornano. Lo so hai fretta come colui che là di fronte
sta seduto. Ma più veloce è la tua strada, più veloce è la tua soluzione, non
perché tu meriti meglio, ma perché giusto è così. Lui deve imparare a
rallentare, tu devi imparare a non cadere quando corri. Sono Paolo e se altro
non avete da dire io chiuderei. (V.: Grazie Paolo). E’
con te, non chiedere a lei di parlare, sorregge le tue spalle, ascolta il
fratello, ascoltalo, è importante. Verremo con te ma presto, c’è un posto libero
giovedì. (V.: Paolo posso chiedere una cosa?). Dimmi.
(V.: Tempo fa ho conosciuto un signore che aveva una moglie che si
occupa tanto di essoterismo. Io mi ricordo che allora ho avuto la sensazione che
quella persona avrei dovuto conoscerla.) Lascia che torni lei.
Lascia che torni. Vi Benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito
Santo, che la gloria di Dio Padre Onnipotente scenda su di voi e su di voi
rimanga sempre. Dormite bene, riposate le membra, le menti e i cuori e tornate a
noi dove vi riempiremo l’anima di pace e amore. Siete figli di Dio e potete
portare amore nel mondo. Non sentitevi mai soli, avete Dio con voi, gloria a
Lui.
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