Lunedì 13 novembre 2000 – ore 20.45 - (Sara, Paola, I., A.).

Sono il capitano. Buona sera Signore. Si sono qui con voi, stavo ascoltando, stavo cercando di ascoltare i cuori. Vedo un nuovo bocciolo in questa casa e so che diventerà una grande rosa. Il nonno lo accudisce domani e quando non ci sarete. Non lo dirà perché non gli piace dire il suo debole per un piccolo pianto. Andate tranquille. La mia stella dagli occhi di cielo è tornata. Sento il cuore leggero pensando a lei perché una porta si apre sempre quando un’altra si chiude. Pensatemi, io voglio imparare, insegnatemi. Vi lascio alla vostra serata. Nulla voglio dire per il momento. Baci.

Mia dolce ospite ho scelto per te il mio fiore. A tratti è bianco, a tratti forse il sole lo scalda e allora quel bianco si scurisce, ma è forte perché là tra le rocce, al freddo lui cresce. E’ facile far nascere un fiore in un prato, molti ci riescono, ma pochi sanno vederlo fiorire tra i monti. Lo so che non capisci cosa questo possa significare, ma il tempo ti insegnerà e ti aiuterà a capire. Cerca quel colore nella tua vita. Fermati e osserva il bianco e il calore del sole sul bianco, e un giorno scoprirai un dono e dirai, mi era stato detto. Non so dirti quando perché non conosco il tuo tempo. Non so dirti dove perché non conosco i tuoi luoghi, Ma conosco la tua anima e ciò che lei ha deciso di vivere. No, non serve raggiungere le alte vette per incontrare il Signore e il dono che ti ha preparato. Basta seguire il tuo cuore e sorridere alla vita. Sei stanca ma tanto sei aiutata, tua sorella ti spiana la strada, tuo fratello sorregge la tua schiena. Hai molto più di ciò che credi ti assicuro. Sono Maria, sono Maria, ed ora a voi un dono.

Da molto non venivo e sento quanto il mio tavolo è cambiato. Sai chi sono? (Paola: La nonna Dirce). Tesoro. Io voglio dire che vi mando tutto il mio amore. Sono mamma dal cielo come tu mamma sulla terra e lavoro con voi, ma ormai abbiamo vinto e sai che quando io lo dico è verità sulla terra come nel cielo. Finalmente un nuovo Natale e molti doni avrete anche voi che perplesse a questo tavolo giungete. Figlia mia, perché per me sei figlia mia, la nonna ti è vicina, forse + di quanto credi. Siete la mia gioia e la mia famiglia ma sempre, sempre c’è posto per coloro che vogliono entrare. Sentirete molte voci nei prossimi mesi, nuove e vecchie conoscenze e un nuovo mezzo avremo finalmente per noi. Quel piccolo cucciolo che già una volta ho cercato di sanare e che le mie cure non dimenticherà. Mia piccola regina non permetterò che tu sbagli ancora una volta, non ti permetterò di non trovare il vero amore come non lo permetterò a nessuna delle mia figlie. Dalla punta della santissima trinità io insieme a Maria e Lina vi Benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Il dono più grande che il Signore vi ha dato è nel profondo della vostra anima, non scordatelo.

Perché piangi prima del mio arrivo? Se tu ricordi piccola stella, mia A., io so che ricordi. Un giorno ti dissero che sulla vetta più alta si incontra chi si ama di amore sincero. Dammi la mano. Sono qui, sono tua nonna per portarti il tuo dono. Senti? Riesci a sentirmi? Così mi sentirai per tanti tanti giorni e anni. Sarò con te quando il bianco vestito porterai, sarò con te quando il primo pianto sentirai, sarò con te quando verserai lacrime per i tuoi figli perché il Signore mi ha concesso di stare con te, di crescere, di imparare e di seguire la mia primogenita, la mia bambina. Non è facile perchè non sono abituata ma volevo sapessi che se ho lavorato, sofferto, pianto e ho accettato la mia triste morte, perché per me è stata triste, ho fatto tutto questo perché tu insieme a me dobbiamo camminare. Eri l’unica della mia famiglia che mi può sentire, che mi può ascoltare e portare la mia voce ai miei amati figli. E’ solo il ricordo, è solo il ricordo di una morte che non volevo che mi rattrista, ma sai qui c’è molta luce e molte più possibilità per capire. Nessuno, nessuno dei miei figli dovrà [???] come me, e tu sai che non lo permetterò come mai ho permesso nella mia vita qualcosa che non volevo. Ti amo, il Signore è con te. Abbi fede e forza, non sei sola. Devo andare ma sarò sempre con te, quando andrai a casa a letto, quando ti sveglierai, ricorda questo. Grazie mio Signore.

Vi aiuterò. Vi benedico nel nome del padre del Figlio e dello Spirito Santo. Che la pace del Signore regni nei vostri cuori e che la mia forza possa seguirvi sempre. Lodo il mio Signore per la vittoria.

(Paola: Ciao Papà). Se avessi i miei colori sarebbe fantastico disegnare ciò che vedo ora, ma nessun disegno può farvi capire l’amore. Se chiudete gli occhi mi potete sentire e potete vedere la mia opera, Ringrazio voi tutti, e anche chi a questo tavolo non è venuto, per i pensieri, per le preghiere e per l’affetto. Per me siete ancora in pochi, pochi sono coloro che mi ascoltano perché grande è questo mondo e bisognoso di una parola d’amore. A., mia principessa, prendi il tuo dono e tienilo stretto, e magari racconta a qualcuno il dono che il Signore ti ha dato.

Dolce Signora ben tornata. Sento la tua voglia di conoscere, di camminare, di credere. Nulla c’è da fare, se non ascoltare il proprio cuore. Io ti dico [???] che la tua strada [???] Mi dispiace, non ho nulla da dire, chissà, forse qualcosa potrei persino imparare, strane sono le cose viste da dove le guardiamo noi. La tua piccola famiglia ho sistemato. Anche se tu non vedi tutti i tuoi figli sono guariti, quelli a due e a quattro zampe. Ora è il momento di pregare per te da questa sera, non voglio più sentire preghiere che io ho già esaudito. Io con l’aiuto del mio Signore. Ok? (Paola: ok). Piccola anima vieni qui. Sapete cosa vi sta insegnando? A chiedere amore e aiuto. Io Paolo prima di andare, una parola alla regina. Ti ho chiesto di prenderti il tuo tempo e di cercarmi e questo hai fatto. Lo so che sei spaventata per ciò che provi ora. Ti chiedo prenditi, prendetevi del tempo e cercate che la pace del Signore regni nei vostri cuori e che la mia forza possa seguirvi sempre. Lodo il mio Signore per la Vittoria, Amen.

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