Lunedì 11 dicembre 2000 – ore 21.15 - (Sara, Paola, A., I., D., A., P.).

Sono Paolo. Vi sembrerà stanca la mia voce, ma vi assicuro non lo è. Purificato è stato il corpo di colei che un messaggio deve portare. Apri le braccia a noi, non temere, non ti chiederemo ciò che non vuoi fare. Mi serve la tua mano, solo la tua energia, e questo è ciò che avevo predetto. Qualcuno è tornato, qualcuno è tornato e vuole parlare a chi da tanto attendeva. Nessuno di voi conosce il suo volto, la sua voce, ma porta testimonianza di pace e gloria divina.

Strano è tornare quando il buoi è passato. Si, ho una grande notizia. Veramente oggi sarà l’ultima volta, papà dal cielo torna da voi. Nuova strada mi è stata data, un corpo una vita, lontano da voi sarò, molto lontano. Dovevo tornare per dirvi ciò e con questo si conclude le pene da me inflitte, si conclude il male che io feci. Per coloro che non sanno chi sono, io dico che il Signore mi ha salvato per guarire la mia anima. Sono andato dove i bambini perdono la vita, dove non c’è legge, non c’è regola, non c’è conflitto al male. Ho raccolto le loro anime e ho pianto del male che anch’io ho fatto. Anima dopo anima, dolore dopo dolore ho capito lo strazio, le ferite da me recate e ora torno. Torno dove ancora male c’è nella gente per insegnare loro ciò che ho imparato. Vi lascio mie signore ma ricordate, sulla cima del monte si incontra sempre chi si ama di amore sincero. La redenzione sia con noi.

Sono Paolo. Colui che avete udito era amico nei secoli dei secoli. Chiediamo scusa per gli affari di famiglia e dopo questo do il benvenuto a chi nuovo al mio tavolo giunge con il cuore aperto. Ringrazio coloro che sono tornati perché la mia voce hanno ascoltato. Ringrazio coloro che non scappano ma accettano ciò di cui hanno paura. Più forti siamo ora e come promesso aumenta il numero delle persone al mio tavolo. Paola, giusto hai capito le parole che a te abbiamo detto, giusta è la strada nella quale cammini. Giusto è il trionfo che avrai. Non pensare che resti così. Nuova strada, nuove lezioni, nuove conoscenze, ricorda Mario è con te in quelle sale, in quelle scale, in quelle camere. Lui ti segue e impara con te. Lo so, ma anche tu avrai il tuo dono sotto l’albero e non sarà piccolo.

Ti ringrazio per la mano che mi doni, forte mi fai sentire. Ti ho ascoltato, anzi ti ho udito ma non ti ho ascoltato, avevo da portarti qua, avevo da sentirti. Stai attento, stai attento a non scegliere con la tua mente ciò che non puoi scegliere. Sento molta paura nei tuoi gesti, nelle tue parole ed è normale perché sei arrivato a quel punto di non ritorno e perciò coloro che non vogliono la tua vittoria più forte si fanno sentire, ma non permetterò che siano loro a vincere. Cerca di scacciare la paura e prima il tuo animo otterrà ciò che tanto chiede, pace. Non ha importanza dove, come e con chi. Scaccia la paura e troverai sotto l’albero quel dono che da molto chiedi. Ti ho seguito, ti ho ascoltato, ti ho parlato, vorrei ricordarti che le tue prove hai già avuto, vai in cantina e cerca il suo capello, ti fu detto e così è accaduto. Dimmi cavaliere, hai ascoltato ciò che ti è stato detto ? (P.: Si).

Vedo una signora, si trova in quel angolo del tavolo. Alla tua sinistra, sta accarezzando i tuoi capelli e ti accompagna giorno dopo giorno. Zia la chiamavi, vuole solo dirti che sente le tue parole perché spesso è con te, per la mamma non ti preoccupare, io la accudisco, dice sempre lei.

Non hai ancora scelto. Sono Mario il capitano. Un’anima nuova vedo al tuo fianco e curioso sono di conoscere ciò che tanto nasconde. Capisco la tua anima e la tua vita, la capisco più di quanto tu possa immaginare. Non mi conosci, ma mi sembra di conoscere te. Posso solo dire fai conoscere ciò che realmente sei, non perderai nulla, otterrai qualcosa di raro.

Paola i doni. Lo so, lascia perdere i colori, pensa a qualcosa che scalda, candela, lana, calore calore, decidi tu. (Paola: va bene quello che ho pensato ?) No.

Sono Paolo tornato a voi. Paola domande ? (Paola: Non so cosa fare per Marco e l’Alessandra). Ci ritroveremo. Ringraziamo per le messe e ringraziamo te per la presenza sempre cara alla nostra anima. Qualcosa da dire. (No).

Stella dagli occhi di cielo dimmi ? (A.: Volevo sapere come sta l’altra mia nonna). Ti dico che sta bene ma è distante, almeno da te. Sta lavorando ma è serena, è nella luce. Spesso va da sua figlia, ma poi corre dove lavoro divino l’attende. Prega per lei anche se Dio è con lei. Altro? (A.: No). Cavaliere? (P.: No). La mia Maria diceva, i miei figli sono come le rosette, duri fuori e teneri al loro interno. Così sei, ma ricorda, il mio amore fa sciogliere ogni cosa.

Chiedo perdono alla mi prediletta per il male, ma capirai che era giusto, ci saranno momenti difficili, stiamo purificando il tuo corpo, la tua anima, il tuo passato. Vi Benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Dio è il vostro Salvatore, pace e amore ai vostri cuori. Tornate a casa e abbracciate chi tanto amate, sarò in quell’abbraccio e vi darò un briciolo di eternità. Amen.

 

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