Lunedì 10 aprile 2000 – ore 21.03 - (Sara, Paola, S.).

Io sono Mario. Non preoccuparti, arriva presto alla tua porta colui che il mio nome udirà, poi fuggirà come lei. Io sto bene. Vai. Dimmi, sai chi è salito con me? Di a mio fratello che lo sento e a mio figlio che lo amo e una messa grazie. Scenda l'Amore di Dio padre Onnipotente nei vostri cuori.

Sono Paolo. Ti aspettavo. Lo so, vedo i dolori e le ferite ma è solo sudore. Mai, mai ho detto cosa non vera se bene pensate, mai vi ho dato altro che amore. Seguitemi. Paola nel tuo silenzio cerca una nuova strada, senza affanno ma come un gioco. Ricordi la casa? E' presto non è tempo, ma io cerco, gioca con noi. S. non è male, è grande scalino. Sei aiutata. Ora alle tue spalle una donna dalla veste bianca, alla tua sinistra tuo padre. Prendi la penna, chiudi gli occhi. Concentra la tua energia sul tuo cuore. Rilassati, non pensare, accetta, lascia andare, puoi farlo da sola.

(S. prova a fare la scrittura automatica, la penna si muove solamente un po’).

Ok, non ho mai detto che sia facile. Calma, pazienza e non aspettarsi nulla. Devi liberarti per permettere a lei di prendere la tua mano, sei un mezzo vigile e assente. Basta, lascia, poi riproverai, ora dimmi. Io sono qui anche per te. (S.: Io volevo sapere se devo andare dal dottore). Se vuoi, ma non c'è male. Io andrei in modo che stai tranquilla. Nulla Signora, vai. (S.: Devo fare un viaggio a giugno). Si, vedo una stella, si, una stella. Mi sembrava nero il cielo, non blu, nero. Ricordi ? (Paola: si). Avrete il mio dono dove una stella vedrete brillare. Un consiglio, ascolta, rifletti e solo in fine parla. Ascolta e rifletti, non svelare prima, ok? Arriverà al tuo tavolo una donna a breve e ti stupirà con le sue domande, ricorda, ascolta e rifletti e non rispondere. Ricorda è importante. Il cammino alle volte è più duro di quanto le nostre forze sopportino, ma li si fanno i muscoli. Piccola bambolina non sono l'unico, non sono l'unico credimi. Di a R. che la saluto e la ringrazio per l'amore che insegna. Digli che le sue ali sono pure e gioioso è il nostro canto al suo parlare. Amen. Siamo vicini alla fine. Un giorno non lontano ti alzerai e vedrai il sole e un nuovo bocciolo nella sua anima. Domani chiedo portami a lui, capirai come adesso. Chiudo se non avete altre domande. (Paola: Chi è che si è alzato con Mario?). Suo fratello. Baci dalla mamma. (Paola: Perché non mi parla?). Presto, presto. Lasciala. Altro? Vorrei tu provassi, Sara ti aiuterà. Vi benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Che l'amore di Dio Padre Onnipotente scenda nelle vostre anime, purifichi ogni dolore e ogni paura. Discepoli di Dio non fermatevi, siete pane per gli affamati del mondo. Amen.

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