Lunedì 04
dicembre 2000 – ore 21.15 - (Sara, Paola, I., F., D., A.).
Vi Benedico nel nome del Padre del figlio e dello Spirito Santo. Sono Paolo,
colui che inizia e finisce, colui che dice amore, colui che è deriso, che ha la
voce del mondo, colui che porta pace e gioia a chi ascolta le mie parole.
(Suona il telefono). Sono Giorni preziosi, poche
parole dovete pronunciare, non fatevi ascoltare dal mondo, non dite ciò che
volete, aspettate l’8. vi ringrazio con l’animo colmo di pace per essere qui
venute, per coloro che vecchie e nuove giungono al mio tavolo. E’ natale e i
miei doni sono a voi. Si, molte anime sono in mezzo a voi e un vecchio amico è
tornato. La veste bianca porta e parlare a voi tutti ora vuole. Ascoltatelo e
udite con il cuore ciò che vi dirà.
Proteggo chiunque sieda a questo tavolo. Sono l’anima dalla veste bianca alle
spalle della vostra guida. La mia voce e voi diffondo. Difficile è capire il
nostro mondo, è anche il vostro mondo. Siete giunti a questo punto perché la
vostra anima ha bisogno di linfa vitale, di ciò che la può sanare, curare, ha
bisogno di tornare a casa, ha bisogno di ricordare ciò che vuole fare, il bene
che vuole portare sulla terra. Se qualcuno non è riuscito a giungere a questo
tavolo non è per caso, ma perché ogni pedina è al posto giusto e ogni anima
arriva quando è il giusto momento. La mia anima non ha sesso, ma questa sera.
(Pausa). Scusate. Paola porgi a me la tua destra mano. Chi il
Signore ha scelto, chi il Signore manda per le sue strade, pugni e schiaffi
prenderà, sarà deriso e cantato perché la parola di Dio porta nel mondo, ma nel
cielo, nell’eterno paradiso, là avrà la sua ricompensa e il paradiso non è solo
dopo ciò che voi chiamate morte. Ora inizia la tua strada, iniziano i tuoi
compiti. E’ il momento perché tu sei pronta. Ti manderò un messaggio, vestito di
bianco sarà colui che a te lo porterà. Udisci, ascolta, lì capirai ciò che devi
fare. Il bianco ti porta e bianco è il fiore che a qualcuno è stato donato. Una
notte camminerai verso la cima del monte e là troverai colui che ti donerà il
tuo fiore. Non sono io che a te lo porterò, ma una donna. Ti sveglierai e dirai
ecco il mio sogno, ecco il mio messaggio. Attenta, da quel momento cammina
cercando colui che aspetti.
Porgi a me la tua mano. Mi dicono che stella sei chiamata. Ma perché stai seduta
ad osservare, perché stai seduta ad osservare? Davanti a te c’è il tuo dono ora,
e tu sei lì seduta ad osservare. E’ il momento di agire, di combattere, di farti
sentire. Ora hai chi ti aiuta, hai una donna forte che sorregge il tuo passo e
che non ti farà sbagliare.
Vedo l’anima di una donna che una porta ha aperto e suo padre ha ascoltato. Io
so che un velo è caduto e le vostre anime hanno fatto un incontro. Lui ti
manderà quel fiore azzurro, lui lo proteggerà e lo guiderà, lui ti porterà altri
doni ma vuole vedere aprire il tuo cuore verso colui che la vita ti ah dato.
Prega e parla, non avere paura di colui, non avere paura di colui che ti ama.
E per finire. Mi dicono amica cara che da tempo aspettavano la tua venuta, che
molte cose volevano dire a te. Io non ti conosco, ma vedo in te un cuore grande
ma anche pieno di paura. Tutto è vita, la gioia, la sofferenza, l’amore, la
delusione, la tristezza, la noia, ma la paura non è vita. Ricorda, tutto ciò che
facciamo con paura non è vita. Vi Benedico nel nome del Padre del Figlio e dello
Spirito Santo e vi lascio a lei.
Tesoro tu non ci crederai, camminavo per il mio giardino e ho visto il nuovo
fiore. Non potevo credere ai miei occhi tanto bello era. (Sara
Piange). Io mi sono commossa perché il Signore l’ha donato a noi.
Io non sono degna di raccoglierlo per le mie figlie. Spero tanto che capiate
quanto grande è il suo dono, questo è diverso, questo è diverso, questo è ciò
che da molto chiedevi dal profondo del tuo animo. Questo è ciò che voi chiamate
misericordia di Dio. Paolo me lo aveva detto, ma io non credevo. Lui mi guida.
Non credevo ci sarebbe riuscito. Paola, sai di che colore è? (Paola: Rosa). No,
è rosa all’inizio ma poi … lo capirai nel tempo (Paola: Lilla).
Sssss. Prima della fine di quest’anno un giorno guarderai negli occhi qualcuno e
lì vedrai l’amore, vedrai l’amore che hai sempre chiesto e poi una lacrima
scenderà e tu dirai grazie Padre mio, avevi ragione, ora per me posso pregare.
Sono Maria, chiedo scusa per non avervi salutato. Allora i regali per coloro che
di fronte a me sono sedute sono pronti per il Natale. Sapete già il vostro
colore. La mia fanciulla già lo ha ricevuto e presto lo capirà. Ma una nuova
arrivata vedo a questo tavolo, Lei vorrebbe il suo fiore nella vita, difficile è
la strada e pochi possono capire. Scaccia la paura, questo ti chiedo. Ti verrà
donato giorno dopo giorno, fiore dopo fiore, calore dopo calore, coloreranno la
tua vita e profumeranno le tue giornate. Luce daranno ai tuoi occhi, tanto che
il buio non ci sarà più. Petalo dopo petalo, foglia dopo foglia e la rugiada
della mattina servirà a cancellare le tue ferite, ma non agire con la paura se
vuoi che prima arrivi il tuo giardino fiorito. Se devi scegliere che strada
prendere, scegli quella del coraggio, mai quella della paura, è l’unica cosa che
non ci fa vivere. Ave Maria, madre di Dio salva le nostre anime.
(Paola: Ciao Mario) Sono il capitano, Mi piace colui
che mio padre ha scelto. Resterò io con lui domani. Vi avevo avvisato per il
piccolo Giulio, ma so che ora sta bene, questo sarà diverso. Io vi chiedo. Io
sono l’anima più bassa, mi hanno mandato per chiedere a voi tutti a questo
tavolo un grosso favore. Lunedì prossimo vi prego tornate. Tante cose
succederanno ma bisogno di voi abbiamo. Mi dicono che un messaggio, un segno
daranno ad ognuno di voi per farvi capire che importante è che qui veniate. Non
per voi ma per noi, per proseguire, lo capirete quando entrerete da quella porta
e quando le mani cominceranno a muoversi. Paola scalda il cuore di mio figlio.
Calore, calore, scalda il cuore di mio figlio ti prego. Per te è piccolo il
dono. Sarà difficile, attendi l’8. Vi lascio.
Voi vivete ogni giorno con la vostra mente, ma se ascoltate
l’angelo che c’è al vostro fianco parla al vostro cuore e quello dovete
ascoltare. Immaginate un giardino nel quale il roseto è stato lasciato incolto.
C’è freddo d’inverno. La pioggia e la neve cadono sulle sue foglie, gelano i
suoi rami e voi che fate? State alla finestra ed osservate. Piangete perché a
primavera non vedrete il bocciolo di quel fiore profumare la vostra casa, dare
luce alla vostra casa, state lì fermi e dite, cattivo è il tempo che manda
pioggia freddo e neve e io che faccio, piango. Avete mai pensato che c’è rimedio
? Aprite quella porta, correte fuori, prendete voi il freddo, il ghiaccio e la
neve e coprite quel bocciolo. Scaldatelo con il vostro amore, parlate lui con
voce soave e dite lui che non è solo. Spinate il vostro cuore, sanguinate per il
dolore, ma spettate con gioia la primavera in cui quel bocciolo fiorirà e vi
porterà profumo, calore, vita. I vicini vi guarderanno e diranno, pazzo è colui
che per un bocciolo rischia la vita, ma loro come voi non vedranno il fiorire
della vita, il fiorire dell’amore. Rideranno di voi, diranno non vale la pena,
un nuovo roseto si può impiantare, nuove piante possono crescere, ma non sarà
quel fiore che cresciuto con il
vostro amore sarà vostro e una lacrima farà scendere dal vostro viso con una
goccia di sangue per sigillare l’eterno amore. Chiudete le orecchie alle parole
del mondo, chiudete la voce, chiudete la bocca, non parlate, non dite, state in
silenzio. In questi giorni non urlate ciò che desiderate, non fatevi ascoltare.
Adesso ho terminato. Volevo dire che sono fiero di come lei il suo cuore sta
ascoltando e prometto alla mia regina che i suoi regali, due ne ha chiesti, due
ne avrai, completi, totali, totali a questo punto. So che può anche credere in
ciò, lo so che sembra non vero, lo so che ai miracoli non credete, ma tu parla
poco, parla con il cuore e prosegui con i tuoi doni. Vi benedico nel nome del
Padre del Figlio e dello Spirito Santo e ricordate che tutti i giorni della
vostra vita è Natale. Benedite la vostra famiglia e io vi proteggerò. Amen.
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