Giovedì 24 agosto 2000 – ore 20.45 - (Sara, Paola, F.).

Sono Paolo. Il Padre vi ascolta, non lasciate la preghiera. Lui ascolta le sue figlie e non è vero che non da ciò che chiedete. E’ la fede l’arma per realizzare i miracoli. Sono stanco, è difficile ma nulla è compromesso, tutto viaggia come dovrebbe. Lo so siete stanche, vi avevo detto che non avreste visto il mio dono, il mio mese. Vi avevo detto che dopo tempo avreste capito e così è stato. Non sarà tempo immane, ma lungo per voi che lì soffrite, ma non avete capito ciò che voglio dire. Non state soffrendo, non state piangendo, state vivendo. So che ognuna di voi porta tristezza nel cuore, per motivi diversi eppure uguali. Perché la vita non è come noi vorremo, perché il giorno sorge e il nostro cuore lacrima. Perché chi amiamo non ha il sorriso, perché pensiamo che la vita debba essere di più. Perché pensiamo che la fede non ci può bastare, che la forza ci sta mancando e che domani forse ci potremo arrendere. Io so che non vi arrenderete, avete la possibilità di imparare in questo momento, in questo frangente. In questo attimo in cui il cuore soffre ascoltate il dolore, andate oltre, imparate la lezione della vostra anima.. Credete, è triste nei vostri cuori e mai potrò farvi capire come io vedo tutto ciò. Potrei passare ore a dire siete nel giusto, nel perfetto scorrere degli eventi, siete nell’apice massimo della vostra fortuna perché voi imparate e crescete e siete forti, e avete fede, e siete vive. Guardate intorno a voi, ma guardate veramente ciò che vi sta accanto e capite che avete già il dono più grande, la possibilità di vivere, di sentire, di gioire di soffrire, di cambiare idea, di arrabbiarvi, di andare o di restare, di camminare, di respirare, di pensare con la vostra testa, di avere due gambe, di avere dei figli, di avere qualcuno con cui parlare. Lo so che non basta, lo so che sempre di più vorreste e lo avrete passo dopo passo. No, non lo dico Paola, non dico porta pazienza. Ma tu lo sai che hai tante cose, meriti di più lo so, meriti molto di più. Ma tanti, tanti che dal tuo passato hai lasciato non hanno ciò che tu hai. Pensa alla tua vita, pensa a tutti quelli che hai incontrato sulla tua strada e confronta le loro vite alla tua, chi di più ha imparato? Chi di più è cresciuto e ha avuto ? Pensaci bene, rifletti e vedrai che nessuno ha più di te, tranne tuo padre, tua madre e tuo fratello. Tante cose ti darà la vita, io lo so e vorrei farlo capire a te. Forse oggi non è il momento, magari lo è domani, ma non arrenderti, lo sai cosa devi aspettare.

Amica tornata la mio tavolo quasi sorpreso comincio a diventare, non speravo in tanto rispetto e presenza. Lo so che il tuo cuore lacrima ma la vita è dura. Non puoi pensare che per ognuno la felicità sia uguale, ognuno ha la sua strada e amare alle volte significa lasciare andare, ricorda, è il gesto più grande d’amore.

Sono stanco perché molto ho lavorato in questi ultimi giorni. Era esenziale ogni richiamo, ogni attimo e ogni lacrima. Brava sei stata mia principessa, hai capito ciò che il nonno diceva. Non preoccuparti e non sentirti in colpa, tutto era giusto, perfetto, così doveva andare. Lascia trascorrere questo mese, sarà ancora difficile arrivare alla fine. Tieni il silenzio del tuo cuore, ascolta la voce oltre le parole. Mai ti ho detto è lui colui che aspettavi, mai ho pronunciato codeste parole e non voglio dirle, non è giusto, ma ti dico che hai ritrovato un pezzo di te, e ovunque andrai e qualunque cosa farai, mai più lo perderai. Usa il cuore, è l’unica cosa che ti posso dire e chiedi scusa, ammetti i tuoi sbagli, cambia idea torna sui tuoi passi, fai capire al mondo quanto si può essere forti nella propria debolezza. Mario e Maria salutano e mi sorreggono. Io vi lascerei, ma vorrei tornare la prossima settimana, sarà più facile e più allungo potremo parlare. Ora vi chiedo una messa, non sto male, è solo un aiuto. Vi Benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, Amen. Dio vede i vostri cuori.

 

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