Giovedì 16 marzo 2000 – ore 20.25 - (Sara, Paola, F.).

Abbiamo bisogno di tempo.

Eccomi. Lascialo. Il petto mi duole e ho freddo ma sono vicino alle mie donne, bambola. Acelih. (Sara: Ma ci stai prendendo in giro ?) No. Acelih.

Non preoccupatevi, lui voleva dirvi che ascolta il richiamo. Non avete capito. Qualcuno ha gli occhi velati. Indovinate come facevate da bambine. Paola grazie (Paola: di cosa?). Per aver cura delle mie paste. Io continuo a farle e tu continui ad averne cura lo so. Non temere, hai avuto la tua risposta. Chiunque può venire, tranne chi io non farò venire. Dite sempre si, vi chiedo solo che nuova persona entri solo una alla volta. Il sole scalderà i vostri animi e grazie per il mio pianto, mi ha liberato. Ora lavoriamo, molti siamo qui questa sera perché il canale si è aperto. Metodi migliori dobbiamo trovare e a ognuno la sua parola.

S. è il tuo tempo. Proverai con noi, solo con noi. Chiama chi non ti chiama.

A. ci siamo. Apri il tuo dono. Le candele non smettere.

D., scusa se ritorno. Qualcuno ti ama dal cielo e ti sta chiamando, ascoltala.

P.. Tranquillo, tranquillo. Domenica guarda il tuo dono. Si, avrò un dono per te. Spero che tu sia pronto perché sarà un dono difficile da riportare a casa. Ricorda che per apprezzarlo e vederlo devi dimenticare l'orgoglio.

Bacio tutti voi, la mia famiglia ma non dimentico mio figlio. F. ti guardo da lontano. Una donna con la veste bianca è al tuo fianco. Non serve parlare a lei, è muto il suo amore. Quando vorrai nei secoli saremo qui. Sai, non ho fretta, ho l'eternità davanti a me, e anche tu. Amen.

(Mi mette la mano sul cuore). Qui saranno le tue risposte.

Vi aspetto, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La luce del Signore sia nelle vite e nei cuori di tutti coloro che ho nominato, di tutti coloro che incontrerete e a cui sorriderete. Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra a voi uomini di poca fede. Amen.

 

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